Trovo Sant’Agata (Sondrio) – Ha ucciso il figlio di 6 anni strangolandolo, poi è entrato nel garage della villetta in costruzione e si è impiccato dopo aver lasciato un biglietto con le scuse.
Una tragedia quella che si è consumata a Tovo Sant’Agata, a trenta chilometri da Sondrio dove Protasi Enrico Sala, 43 anni, ha strangolato il figlio Pietro che il giorno prima aveva festeggiato il sesto compleanno e poi si è tolto la vita.
Nella giornata di ieri l’uomo, poco dopo mezzogiorno, ha preso il bambino ed è uscito dicendo di avere intenzione di andare alla fiera di Pentecoste di Tirano, mentre la moglie, infermiera, si trovava al lavoro all’ospedale Eugenio Morelli di Sondalo. Invece, la sua reale destinazione era il cantiere della villetta di cui stava aspettando la fine della costruzione e li si è consumata la tragedia.
Saranno rilievi compiuti dai Ris e le indagini condotte dai Carabinieri, coordinati dal procuratore capo di Sondrio Claudio Gittardi e dal Pubblico Ministero Barbara Benzi, che faranno chiarezza sulla dinamica dei fatti e spiegheranno come è morto il piccolo Pietro.
Gli esami autoptici saranno eseguiti nella giornata di oggi.
A trovare i corpi senza vita di padre e figlio sono stati i Carabinieri di Sondrio, allertati dalla moglie che non riusciva più a mettersi in contatto con il marito. L’auto parcheggiata davanti alla villetta in costruzione ha guidato i militari all’interno dove hanno ritrovato il corpo del piccolo, oramai senza vita, ed il padre impiccato.
Le indagini hanno immediatamente preso il via e gli inquirenti hanno iniziato ad ascoltare parenti ed amici, compresa la moglie di Sala ma dalle prime testimonianze sembra non ci fosse alcun problema né dal punto di vista sentimentale né dal punto di vista economico.
Sala, prima di uccidersi, ha lasciato un biglietto di scuse dove si fa riferimento ad alcuni problemi di salute del figlio, nulla di grave, solo qualche disturbo nel parlare ma nulla che possa giustificare l’uccisione ed il suicidio.