Addis Abeba – Oltre 69 milioni di preservativi “difettosi” finiranno al macero perchè non soddisferebbero i requisiti minimi di sicurezza. Una notizia che suscita scandalo quella che arriva dall’Etiopia dove il ministro della salute, Kebede Worku ha ordinato la distruzione di presidi medici che erano stati donati dal Fondo mondiale per la Lotta all’Aids per fronteggiare la diffusione della malattia.
I condom sono risultati non idonei ai test di elasticità e sono stati quindi respinti dal controllo di qualità per la facilità con cui si rompono.
Il lotto è stato acquistato con una donazione di 2 milioni di dollari provenienti dal Fondo Globale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria.
“Ancora una volta, sostiene Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” -, l’Africa vittima dell’ipocrisia e della corruzione, dei paesi “sviluppati” che non perdono occasione per sfruttare le debolezze dei paesi colpiti da piaghe “importate” dall’occidente”.
Fortunatamente il responsabile del programma di tutela della salute ha voluto verificare gli stardard qualitativi dei preservativi inviati prima che venissero immessi sul mercato evitando così una possibile epidemia di Aids. Esattamente il contrario di quanto era nei programmi.
Un’inchiesta è stata aperta sull’episodio e si indaga per scoprire se si è trattato di un errore o se, piuttosto, qualcuno è responsabile per il lotto “fallato” di preservativi.