Genova- Ha preso il via oggi la discussione in sede di commissione del disegno di legge sulla nuova programmazione commerciale presentato la scorsa settimana dalla Giunta regionale. Al tavolo di discussione parteciperà anche Confesercenti Liguria, la cui esigenza è quella di salvaguardare le imprese liguri e sostenere, di fronte ai grandi esercizi commerciali, le piccole imprese che svolgono un servizio capillare e decisivo su tutto il territorio regionale.
“Si apre un mese di discussione serrata sul disegno di legge in tema di apertura di media e grande distribuzione” – ha commentato Patrizia De Luise, presidente di Confesercenti Liguria parlando di “un mese che sarà decisivo per il futuro delle imprese liguri del commercio, che non hanno visto nessun beneficio dai segnali di ripresa degli indicatori economici”.
“La direttiva Bolkestein (approvata nel 2006 dall’Unione Europea, ndr) ci impone di ragionare secondo parametri urbanistici che tengano conto di sostenibilità ambientale, rischio idrogeologico e tutela delle aree protette” – ha aggiunto la presidente di Confesercenti Liguria. “Non possiamo però trascurare la sostanza prettamente commerciale di una legge che disciplina le dinamiche della grande distribuzione sul nostro territorio”.
“L’obiettivo della discussione deve infatti essere chiaro: la salvaguardia di imprese, posti di lavoro e investimenti evitando ulteriori aperture di grande distribuzione organizzata. Pensiamo però che non ci si possa limitare a questo e che, come accade in Europa e in alcune regioni italiane, questo provvedimento vada accompagnato con una norma di sostegno per il piccolo commercio”.
Da qui, dalla necessità di tutelare le piccole e medie imprese del commercio locale, ha preso corpo la proposta che Confesercenti cercherà di promuovere durante la discussione in sede di commissione.
“La nostra proposta è quella di istituire, per ogni nuovo metro quadrato di grande distribuzione, un contributo con cui finanziare progetti di riqualificazione” – ha dunque sottolineato Patrizia De Luise. “Parliamo di progetti di riqualificazione non solo nell’ambito dei Centri integrati di via, ma in maniera più ampia, così da limitare gli impatti negativi delle nuove aperture e aumentare la visibilità e la qualità del nostro territorio”.