Ventimiglia – Lo spostamento di circa 200 migranti dal piazzale della chiesa di Sant’Antonio, alle Gianchette, è stato completato ma la situazione resta esplosiva nel quartiere di Ventimiglia dove, da 45 giorni, è emergenza Migranti con centinaia di disperati che dormono all’addiaccio e in sistemazioni di fortuna.
Il campo del Parco Roja è infatti già al completo e lo spostamento di circa 200 profughi ha ridotto di pochissimo la “pressione” esercitata dall’affollamento di Migranti sulla zona.
Restano gli accampamenti improvvisati, restano i Migranti che dormono all’addiaccio in un piazzale sotto il sole cocente e resta l’emergenza umanitaria che i volontari della parrocchia affrontano con coraggio e abnegazione ma, ovviamente, con risorse limitate e insufficienti.
In particolare non si capisce come farà un centro che ospita poche centinaia di persone ad accoglierne circa un migliaio e come potranno fare i migranti attualmente ospitati nella Chiesa a raggiungere il campo, distante diversi chilometri lungo una strada parzialmente senza marciapiede, per mangiare alla mensa ma anche per farsi assistere o anche solo per fare una doccia e lavarsi.
Il Comune di Ventimiglia ha infatti disposto la chiusura della cucina della Parrocchia dove, per 45 giorni, un gruppo di volontari ha preparato centinaia di pasti caldi.
La popolazione residente teme che la nascita del campo possa causare ancora più disagi e problemi e chiede a gran voce interventi concreti e non semplici “pannicelli caldi”.
Secondo la civica amministrazione la possibilità di restare solo 7 giorni nel campo del Parco Roja porterà alla soluzione del problema in tempi brevi, con un turn-over dei Migranti che, via via, dovranno abbandonare la struttura per far posto ad altri arrivi.
Le associazioni che supportano i Migranti si domandano dove andranno i profughi una volta rimasti in sosta di 7 giorni nel centro.