Genova – “Apriamo il confronto con il centrodestra sulla Carta di Genova”. A lanciare l’appello Simone Regazzoni, candidato alle primarie del Partito Democratico per le elezioni amministrative del 2017.
Ieri, nel corso di un vertice trilaterale dei governatori del centrodestra del Nord, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha presentato “La Carta di Genova”, un documento congiunto sull’immigrazione elaborato insieme al governatore della Lombardia Roberto Maroni e a quello del Veneto Luca Zaia.
“È chiaro a tutti coloro che rivestono ruoli politici, o si candidano a rivestirli, che il tema dell’immigrazione occupa oggi un posto importante nel dibattito politico ed è un problema ineludibile nell’amministrazione del territorio – risponde oggi Regazzoni – I 9 punti della “Carta di Genova” presentano diverse debolezze, qualche idea condivisibile e, in alcuni casi, proposte irricevibili. E tuttavia, credo che chiunque abbia a cuore, oggi, il futuro della nostra città non possa semplicemente esorcizzare o liquidare come inconsistenti le proposte avanzate da chi governa la Regione”.
Secondo Regazzoni “dobbiamo aprire una nuova stagione politica in cui, pur nella differenza delle posizioni, vi sia lo spazio, su alcuni temi che toccano il futuro della nostra comunità, per un confronto franco e costruttivo. La logica del muro contro muro, dello scontro ideologico “a prescindere”, va abbandonata. Dobbiamo coltivare la logica della dialettica democratica”.
Il candidato alle primarie del Partito Democratico si dice convinto che la “Carta di Genova”, presentata dai sui estensori come un documento per un dibattito costruttivo, possa essere “l’occasione per aprire, a Genova, con il centrodestra e il Governatore Toti, un confronto sul merito che contribuisca a un governo efficace del fenomeno immigrazione sul nostro territorio”.