“Una giornata positiva, alla quale hanno preso parte circa mille agricoltori liguri associati Coldiretti, metà dei quali dalle province di Genova e della Spezia”.
Le dichiarazioni sono arrivate a margine della tappa tosco ligure della manifestazione “Le Rægioni del cuore”, organizzata dall’associazione guidata a livello nazionale da Roberto Moncalvo. Soddisfazione anche da parte di Valerio Sala e Sara Baccelli, presidenti di Coldiretti Genova e Coldiretti La Spezia. All’evento hanno preso parte il presidente del consiglio, Matteo Renzi, e il ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina.
“Renzi ha annunciato l’eliminazione dell’Irpef agricola dal 2017, chiudendo quindi il cerchio dopo l’abolizione di Imu e Irap agricole. Inoltre ha annunciato una stretta sull’etichettatura obbligatoria dell’olio e, in futuro, anche di tutti queli prodotti della filiera agroalimentare per i quali attualmente non c’è l’obbligo di etichettatura”.
Secondo l’indagine on line condotta dal sito www.coldiretti.it nel 33% dei casi sulla tavola al ristorante c’è un’oliera senza alcuna indicazione sul contenuto, nel 43% delle volte una bottiglia di olio con etichetta, ma con tappo che permette il rabbocco e solo nel 24% dei casi viene servita una bottiglia di olio con etichetta e tappo antirabbocco a norma di legge.
Gli oli di oliva vergini proposti in confezioni nei pubblici esercizi, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, devono essere presentati – sottolinea la Coldiretti – in contenitori etichettati conformemente alla normativa vigente, forniti di idoneo dispositivo di chiusura in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che la confezione sia aperta o alterata e provvisti di un sistema di protezione che non ne permetta il riutilizzo dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato nell’etichetta.
Un pericolo reale in un Paese in cui sono quadruplicate le frodi nel settore degli oli e dei grassi con un incremento record del 278 per cento del valore dei sequestri di questi prodotti perché adulterati, contraffatti o falsificati nel 2015, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base della preziosa attività svolta dai carabinieri dei Nas.
Nel 2015 – sottolinea la Coldiretti – sono stati effettuati dai Nas sequestri nel settore degli oli e grassi per 29,5 milioni di euro con 58 persone segnalate all’autorità giudiziaria e ben 345 segnalate all’autorità amministrativa, a fronte di 2691 controlli che hanno consentito di individuare ben 401 irregolarità. In altre parole il 15% dei casi.
Tra le frodi più comuni ci sono la vendita di olio straniero come Made in Italy, ma diffuso è anche il confezionamento di olio di semi che viene adulterato e spacciato come extravergine, ma non mancano neppure gli inganni in etichetta con indicazioni false o ingannevoli che riguardano anche la ristorazione.