Genova – Il cinghiale che si era rifugiato all’interno dei giardini pubblici del Mirto, in corso De Stefanis, nel quartiere genovese di Marassi è stato addormentato e trasferito.
Sembra essersi risolto il “caso” della cinghialotta che ieri era stata trovata all’interno del parco per bambini che sorge a cavallo tra i quartieri di Marassi e di Staglieno. L’animale è stato sedato con una iniezione di anestetico ed è stato prelevato dalla guardie provinciali anche se resta il “mistero” sulla sua destinazione finale.
Ufficialmente è stato riferito che il cinghiale – un esemplare giovane – verrà trasferito in un centro specializzato dove verrà successivamente liberato ma alcuni ambientalisti, intervenuti in sua difesa quando hanno iniziato a circolare voci circa un suo possibile abbattimento, mantengono delle riserve sull’operazione poichè non è ancora stato comunicato ufficialmente il nome del centro e tantomeno la sua collocazione.
Il sospetto è che il povero animale possa fare una brutta fine e che le informazioni siano state date in via ufficiosa solo allo scopo di tranquillizzare i presenti di fronte ad una decisione ben diversa.
Per questo motivo alcuni volontari di associazioni ambientaliste si stanno mettendo in contatto con gli enti preposti per avere rassicurazioni sull’effettiva destinazione della cinghialotta e per avere la possibilità di farle visita per accertare le sue buone condizioni e, soprattutto, che venga poi effettivamente rimessa in libertà.
La mobilitazione dei cittadini a seguito dell’episodio è stata imponente e molte persone hanno seguito per l’intera giornata di ieri gli sviluppi della vicenda.
Il cinghiale è stato trovato di primo mattino nell’area verde solitamente frequentate da famiglie e bambini e subito il parco è stato chiuso per evitare spiacevoli incontri tra cittadini e animale.
Si temeva inoltre che la cinghialotta, magari spaventata, potesse fuggire tra le vie della zona in pieno giorno, con la presenza di traffico intenso e con il pericolo di incidenti.
L’animale è stato quindi confinato nel parco per tutta la notte con la speranza che un’apposita trappola potesse catturarla all’interno di una grossa gabbia metallica ma anche questo espediente non ha sortito alcun effetto e così, questo pomeriggio si è deciso per l’intervento degli agenti dell’ormai ex Provincia che hanno addormentato il cinghiale con un’iniezione di anestetico e l’hanno prelevato per trasportarlo altrove.
Nelle prossime ore saranno gli stessi ambientalisti a far conoscere la sorte del giovane animale e se veramente è stato rimesso in libertà.
Una questione “delicata” perchè il numero dei cnghiali in città continua a crescere ed essendo stato deciso di non usare le maniere forti (leggasi abbattimenti) ogni altra soluzione incruenta è allo studio ed in fase sperimentale.