Genova – Ci sarebbe una svolta nelle indagini sulla morte di Albano Crocco, il cercatore di funghi ritrovato ucciso e decapitato nei boschi di Lumarzo, alle spalle di Genova.
Da questa mattina è iscritto nel registro degli indagati anche un nipote della vittima la cui abitazione è stata prima sequestrata poi dissequestrata dai Carabinieri.
Partendo dalla famiglia, gli inquirenti hanno ricostruito gli screzi e le liti e sono arrivati al nipote, Claudio Borgarelli, residente a poca distanza dalla casa della vittima. Nell’abitazione dell’uomo sono stati ritrovati numerosi coltelli ed un machete, tutti sequestrati e sottoposti ad analisi.
Il cadavere dell’ex infermiere 68enne era stato ritrovato in fondo ad un dirupo con la testa staccata. All’altezza del collo c’erano i segni di un colpo di arma da fuoco esploso a distanza ravvicinata ed alle spalle.
Ancora non ritrovato il cranio di Crocco il cui corpo, come stabilito dagli investigatori, è stato trascinato per un centinaio di metri prima di essere gettato nella scarpata.