Genova – Anche un quarto consigliere comunale del Movimento 5 Stelle ha deciso di lasciare il gruppo. Dopo la “fuga” di Paolo Putti, ex candidato sindaco del movimento politico fondato da Beppe Grillo, anche Stefano De Pietro lascia e lo fa a pochi mesi dalle elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale e per l’elezione del nuovo sindaco di Genova.
A comunicare la decisione del quarto consigliere – sui 5 eletti nella passata tornata elettorale – è Andrea Boccaccio, ultimo rappresentante del Movimento rimasto in Comune e comunque non disposto a ricandidarsi alle prossime elezioni amministrative.
Durissimo il comunicato di De Pietro per spiegare quanto sta avvenendo e la sua decisione:
“Il videogioco delle elezioni del Movimento 5 Stelle – scrive De Pietro – con il “Metodo Genova” consegnerà alla città una lista elettorale dove i consiglieri non saranno stati scelti dagli attivisti e il sindaco avrà il controllo totale dei suoi consiglieri. Esattamente l’opposto di quanto avevamo promesso fino ad oggi agli italiani, la piramide rovesciata della democrazia diretta. Non c’è più posto per il dissenso, per la soluzione partecipata dei problemi, ci si appresta a candidare in tutta Italia liste di allineati al pensiero unico. Ciononostante, sento la necessità di ringraziare Grillo per l’opportunità che ha dato a tanti cittadini, fino ad oggi, me compreso, di inserirsi nelle istituzioni ed imparare, a testa bassa, giorno dopo giorno, delibera su delibera, come funzionano (o non funzionano) i comuni. Oggi, la virata a 180 gradi diventa inaccettabile per chi credeva di poter amministrare con la logica della discussione costruttiva e si preferisce invece defenestrare decine di persone che hanno supportato il lavoro del Movimento in questi anni. Si vede che non sono stati compresi nel 2015 i tentativi di proporre un candidato per la Regione scelto anche al di fuori del Movimento che avesse una qualche probabilità di vincere, mentre i risultati deludenti che ne sono derivati sono stati addebitati, invece che alla propria cecità, a chi aveva proposto un cambiamento in crescita. Mentre la logica del post scriptum impera, il mio cammino insieme al Movimento termina qui, soffrendo per la presa di coscienza di quanto sia cambiato in male al suo interno, per effetto di chi avrebbe dovuto garantirlo nel metodo democratico. Aderisco ad Effetto Genova, terminerò il mandato lontano da tutto questo, augurando un buon percorso futuro ad Andrea Boccaccio, con il quale la collaborazione in questi quasi cinque anni è stata proficua e graditissima, così come con tantissimi attivisti che da fuori ci hanno supportato”.