Genova – Anche il defibrillatore di via Canepari, a Certosa, è stato rubato. A fare la triste scoperta i residenti della zona che hanno trovato la custodia aperta e i resti inequivocabili di un furto.
Si tratta del secondo furto di questo genere di attrezzatura medica salvavita in pochi mesi. A febbraio era stato rubato quello posizionato dalla pubblica assistenza in via Jori, sempre a Certosa.
Un furto che sta scatenando una forte reazione sui social dove la notizia della sparizione del defibrillatore, comprato con i soldi delle donazioni e istallato per poter salvare vite umane, sta suscitando un’ondata di indignazione.
Ignoti hanno approfittato della notte per aprire la custodia del defibrillatore e rubare l’intero apparecchio del valore di circa 4mila euro. Una strumentazione che la locale Pubblica Assistenza, in collaborazione con molte associazioni del quartiere, aveva istallato con il progetto di realizzare una vera e propria “rete” di strumenti in tutto il quartiere e nelle zone vicine.
Ora, però, con il secondo furto in pochi mesi, il progetto potrebbe essere compromesso e forse annullato. Un danno incalcolabile per tutti considerando che la presenza di defibrillatori può concretamente salvare delle vite nel caso di malori, attacchi cardiaci ma anche forti traumi.
L’appello che circola su Facebook è quello a cercare di fornire elementi utili all’identificazione dell’autore del nuovo furto, molto probabilmente la stessa persona che ha già rubato il primo, a febbraio, in via Jori.
La persona potrebbe cercare di rivendere l’attrezzatura a prezzi molto vantaggiosi o, sentendosi braccato, potrebbe far ritrovare il defibrillatore restituendolo alla collettività.