Genova – Si è svolto nella giornata di ieri l’ultimo incontro relativo alla procedura di licenziamento collettivo aperta dall’azienda Ericsson lo scorso 14 marzo.
La vertenza, che va a colpire ancora una volta il territorio genovese, ha fatto tremare 61 famiglie e l’esito dell’incontro di ieri non ha portato buone notizie.
L’azienda, infatti, ha ribadito di non voler accedere agli ammortizzatori sociali conservativi, quali la cassa integrazione, perché gli esuberi, come hanno spiegato i rappresentanti, sono strutturali e non è previsto un piano di investimento futuro.
Lunedì prossimo i lavoratori si riuniranno in assemblea nella sede degli Erzelli per decidere come comportarsi e studiare una strategia di protesta da attuare nell’immediato.
In un comunicato diffuso dalla Slc Cgil si legge, inoltre, che “l’assenza politica e le continue rassicurazioni dei vertici regionali non hanno portato ai risultati sperati. Di fronte ai licenzamenti imminenti ci auspichiamo che gli intenti di trovare soluzioni in realtà locali diventi realtà e non spot pre elettorali. Questa vertenza assieme a quella dell’esternalizzazione dei call center Wind Tre aumenta la preoccupazione per il futuro dell’hi tech genovese“.