Genova – Gli storici lo definiscono “il più grande funerale nella storia degli Stati Uniti: era il 15 aprile del 1865 quando si tennero i funerali di Abraham Lincoln, assassinato durante uno spettacolo qualche tempo dopo la Guerra di Secessione.
A sfilare tra le delegazioni di tutto il Mondo, tra le altre, c’era anche quella italiana e le cronache dell’epoca riportano che il portabandiera era il genovese Michele Andrea Lastrico. La notizia è contenuta nell’articolo de L’Eco d’Italia del 6 maggio del 1865.
A “riscoprire” il curioso episodio l’associazione culturale “Ambasciatori della Fame”.
Michele Andrea Lastrico nacque a Genova nel 1825 da Giambattista Lastrico. Michele conobbe giovanissimo, coraggioso ed ardimentoso quale era, il battesimo del mare. Avido di sapere sfruttava qualsiasi occasione per dedicarsi alla lettura. Entrò inevitabilmente in contatto con i “repubblicani” e conobbe personalmente Giuseppe Mazzini.
Sprezzante del pericolo fu sempre, in ogni azione, in prima fila. Nelle cronache del tempo il suo nome venne affiancato a quello di altri “rivoltosi repubblicani”.
Cercò e fece proseliti nella “società degli operai” e in quella del “tiro a segno”. Divenne un ricercato perché ritenuto istigatore rivoluzionario, e una mattina i genovesi trovarono pubblicata sulle “cantonate” una tremenda sentenza dei giudici. Per Giuseppe Mazzini, Angelo Mangini, Antonio Mosto, Giovan Battista Casareto, Ignazio Pittalunga e Michele Lastrico, tutti contumaci, la più dura delle condanne: la pena di morte.
Michele Lastrico però, era “emigrato” l’anno prima, imbarcandosi con un cognome di comodo, per gli Stati Uniti dove ottenne il riconoscimento di “rifugiato politico”.
Allo scoppio della “Guerra di Secessione” si arruolò volontario nell’esercito nordista e aderì al 39º Reggimento volontario di fanteria “New York” detto “Garibaldi Guard”.
Partecipò ad innumerevoli battaglie e tra queste quelle di Franklin, Harrisonburg; Gettysburg; Laurel Hill, Farmville e Petersburg e per questi meriti di battaglia, a lui toccò l’onore, in occasione dei funerali di Abramo Lincoln (15 aprile 1865), di portare orgogliosamente la bandiera italiana listata a lutto.
Michele Andrea Lastrico fu sempre orgoglioso di ciò che aveva fatto in difesa della libertà e della democrazia. Morì a Philadelphia, probabilmente, nel 1909.