Palermo – Lo sdegno dilaga sui social, soprattutto da parte del premier Gentiloni, per la decapitazione del busto di Giovanni Falcone a Palermo, gesto che sarebbe stato “propedeutico” per poter poi scagliare con più facilità e forza il marmo contro le pareti esterne della scuola “Falcone-Borsellino”. Fonti locali parlano di una statua distrutta, e con essa la memoria di Falcone, al solo scopo di sfondare una porta a vetri del plesso scolastico Marchese Pensabene della scuola Falcone, nel quartiere Zen. Ad accorgersi dell’accaduto, questa mattina, un bidello della scuola.
Oltraggiare la memoria di #Falcone è una misera esibizione di vigliaccheria
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) July 10, 2017