Genova – Gli agenti della Polizia di Stato di Genova, nell’ambito di attività investigative organizzate per contrastare il traffico e lo spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti, ha eseguito due sostanze di custodia cautelare in carcere, emesse dalla Procura di Genova a carico di stranieri originari dell’area latinoamericana.
A finire in manette sono stati un dominicano di 42 anni abitante nella provincia di Sondrio, ed un 41enne connazionale del primo da qualche tempo residente a Recco.
I provvedimenti restrittivi sono arrivati dopo un’articolata attività investigativa, condotta dagli agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Genova.
I poliziotti hanno condotto interventi nel capoluogo ligure e a Lucca, dove avvenuva lo spacio al dettaglio dello stupefacente ed era presente il terminale del sodalizio, un terzo uomo, un 35enne pregiudicato dominicano e da tempo abitante in Toscana, arrestato in flagranza di reato nel corso dell’inchiesta per la detenzione di mezzo chilo di cocaina e di alcuni chilogrammi di cannabis e responsabiòe del rifornimento dei connazionali dediti allo spaccio a Genova.
L’indagine ha permesso di individuare il 42enne come fornitore dello stupefacente ed il 41enne come interessato intermedio.
Durante l’attività di investigazione sono state indagate 11 persone. Di queste, sei sono state tratte in arresto. Sequestrati anche otto chili tra hashish e marijuana e circa 1 chilo di cocaina.
I poliziotti hanno anche interrotto un summit di spacciatori che si stava svolgendo nel centro storico, tutti sudamericani, intenti ad approntare lo stupefacente per la vendita al dettaglio con l’utilizzo di additivi chimici fortemente pericolosi.
A far mettere in moto la macchina dell’indagine è stata l’intercettazione di un telefono cellulare utilizzato in maniera illecita da un detenuto domenicano, fratello di uno dei soggetti arrestati, sequestrato in carcere con la collaborazione della Polizia Penitenziaria. Nell’occasione è stato sequestrato anche un machete artigianale, trovato in possesso di un detenuto ristretto all’interno della struttura dopo essere stato arrestato nel settembre scorso dagli agenti della Squadra Mobile che, in quell’occasione, lo avevano sorpreso in possesso di droga e di un’arma clandestina.