Genova – Sta continuando il lavoro di rinnovo della rete idrica genovese che ha visto un sostanziale miglioramento nella qualità del servizio erogato con il 20% di perdite idriche ed un investimento di 5,5 milioni di euro nei primi sei mesi del 2017, tra manutenzioni ordinarie, straordinarie e rinnovamenti.
Oltre 104 i chilometri di rete idrica in ghisa ispezionati nel Comune di Genova dall’inizio dell’anno ad ora che hanno visto la sostituzione in 23 cantieri, sette dei quali ancora in corso d’opera.
L’intervento ha permesso di ridurre le perdite fisiche registrate al 20%, ben al di sotto della soglia del 35% della media nazionale.
Un lavoro importante quello condotto da IRETI, la società che gestisce le reti di distribuzione energia, gas e del servizio idrico integrato del gruppo Iren.
Ecco in dettaglio le aree di intervento analizzate:
Cantieri reti acqua
Come previsto dal piano di interventi straordinari presentato da IRETI nell’autunno del 2016, è stata avviata la sostituzione di oltre ottomila e cinquecento metri di condotte idriche sulla rete genovese.
Di questi, 16 cantieri per un totale di circa quattromila e cinquecento metri risultano già terminati mentre sei cantieri sono ancora in corso. Il piano proseguirà nei prossimi mesi con la sostituzione di condotte in ghisa grigia con tubazioni in ghisa sferoidale che hanno maggior resistenza alla corrosione e a pressioni più elevate.
Tra i cantieri in corso, importante è quello di Borzoli dove attualmente è stato posato circa il 50% della lunghezza delle tubazioni, entrata in uso nel mese di agosto, e si prevede un compimento dei lavori entro la fine del 2017.
Tutti gli interventi di manutenzione hanno visto un investimento complessivo di 5,5 milioni di euro.
Attività di ricerca perdite
Nei primi sei mesi del 2017 oltre 104 chilometri di rete in ghisa sono stati controllati nel solo comune di Genova. Durante questa fase di controllo è stato possibile scoprire 37 perdite occulte.
Nel complesso, la percentuale di perdite nell’acquedotto genovese si attesta intorno al 20%, ben al di sotto della media nazionale del 35%, rendendo Genova una delle città più virtuose, dietro a Milano, Aosta e Bolzano.
Distrettualizzazione, monitoraggio pressioni e interconnessione
Il 2017 ha visto l’avvio di studi per la distrettualizzazione delle reti e la razionalizzazione delle pressioni. Ad oggi a Genova sono 7 i distretti attivi (Leamara inferiore e superiore, Sestri, Pegli 2, Pegli 3, Begato e Albaro) ed in ciascuno di essi sono presenti misurazioni costanti delle portate e delle pressioni e centraline di trasmissione dei dati.
Grazie al sistema di interconnessioni sviluppato dal Gruppo, che consente di sfruttare tutte le fonti di approvvigionamento come pozzi, acquedotti, sorgenti e prese superficiali, è stato possibile affrontare senza problemi particolari la situazione di carenza idrica che in questi giorni sta interessando tutto il paese.