Genova -E’ stato arrestato per il reato di stalking dagli agenti della Polizia di Stato di Genova il cittadino albanese che da diversi giorni perseguitava la ex compagna.
Nella serata di lunedì la zia della donna, una 27enne genovese, ha telefonato al 112 NUE raccontando che la nipote era uscita di casa per incontrare il suo ex compagno, già denunciato per atti persecutori e colpito dalla misura cautelare di divieto di avvicinamento alla giovane ed ai luoghi da lei frequentati.
All’arrivo della volante, in via Bercilli, nel quartiere di Rivarolo, i due stavano parlando sotto casa della zia. La ragazza ha dichiarato che dopo moltissimi messaggi e più di 300 telefonate, 190 delle quali ricevute nella sola giornata di domenica, l’ex compagno si è presentato al suo domicilio ed ha bussato alla porta con violenza. La 27enne si è vista costretta a raggiungerlo in strada per non spaventare i loro bambini.
Solo dopo che l’uomo è stato portato in Questura, la donna ha avuto il coraggio di raccontare agli agenti tutti i comportamenti persecutori adottati dal 28enne: continu appostamenti ai giardini di Certosa da lei frequentati, tentativi di avvicinarla, abbracciarla e baciarla. Ai continui rifiuti, l’uomo rispondeva con minacce di morte e taglio della testa se l’avesse vista con un altro uomo.
Il forte stato d’ansia e di preoccupazione per la propria incolumità ha spinto la donna a cambiare le sue abitudini nel tentativo di sfuggire alle continue persecuzioni.
Il 28enne è stato arrestato e trasferito nel carcere di Marassi.