Genova – Una manifestazione a Tursi, sotto gli uffici del sindaco Marco Bucci, per chiedere un intervento concreto contro l’ipotesi di spostare all’ex asilo Govone, di proprietà delle Suore della Neve e gestito dalla Curia, una settantina di Migranti.
Delusione e rabbia, a Multedo, per l’assemblea pubblica che si è tenuta nei giardini John Lennon alla quale hanno partecipato oltre 400 residenti e alcuni rappresentanti del Municipio e della Curia genovese.
Le proteste dei cittadini non hanno ottenuto alcun esito e la proprietà dell’edificio ha confermato l’intenzione di procedere al trasferimento non appena sarà possibile.
A Multedo arriveranno almeno una cinquantina di persone, molto più probabilmente 70, provenienti dall’ex palazzina Q8 della Foce. La collocazione a Multedo risolverebbe molti problemi “logistici” ma aprirebbe un contenzioso con i residenti, preoccupati per il flusso veicolare in una strada senza sbocco ma anche per le problematiche legate ad un insediamento “importante” per numeri e implicazioni varie.
La popolazione è sempre più arrabbiata soprattutto perchè, anche recentemente, non è stata accettata la proposta di alcune cooperative sociali di aprire nell’ex asilo una struttura ricettiva per i bambini della zona. Un servizio che “manca” e che potrebbe essere di pubblica utilità senza le inevitabili problematiche legate all’accoglienza di persone certamente bisognose ma non inserite nel contesto sociale della zona.
“Ci auguriamo che non si parli di razzismo – spiegano i residenti – perchè a parte qualche “testa calda” qui siamo arrabbiati soprattutto per la scelta della Curia di rifiutare i bambini e accettare invece i soldi che arriveranno con i Migranti. Non comprendiamo perchè sia stata respinta la proposta di riportare i bambini all’ex asilo mentre 70 disperati, isolati e senza nulla da fare tutto il giorno, potrebbero andare bene”.
La preoccupazione è anche del Municipio Ponente che ha più volte ribadito che, ad allarmare, è anche il fatto che nessuna associazione della zona sia stata al momento coinvolta in progetti di integrazione e supporto alla struttura.
Lavori socialmente utili, interventi di ripristino del territorio, di pulizia delle strade e dei giardini, potrebbero rendere più semplice la convivenza e nel contempo evitare che i Migranti restino abbandonati a loro stessi nella struttura.
Particolare tensione quando don Giacomo Martino, dell’associazione Migrantes, ha ribadito la solida intenzione della Curia genovese di accettare la richiesta della Prefettura di “accogliere” i Migranti nella struttura.
I residenti hanno rumoreggiato ma il confronto è rimasto sui toni civili.
Conclusa l’assemblea con un “nulla di nuovo”, però, l’ala più intransigente della popolazione ha iniziato a parlare di una manifestazione che potrebbe essere organizzata nei prossimi giorni.
Al vaglio un blocco stradale o un presidio sotto il palazzo del Comune, a Tursi, per chiedere una presa di posizione precisa da parte del sindaco Bucci.
“Multedo ha già pagato a caro prezzo la servitù alla città – spiegano i residenti – e dopo il petrolchimico e l’autostrada ci rifiutiamo di accettare anche questa. Se davvero è cambiato qualcosa lo vedremo con la questione dell’asilo Govone”.
I segnali di un aumento della tensione ci sono tutti e l’attacco a pietrate alla struttura, con un vetro in frantumi e pochi altri danni, la dice lunga sull’atmosfera che si rischia di respirare a Multedo.