Savona – Era stato operato all’ospedale di Cairo Montenotte per un banale intervento alla milza ma si era risvegliato senza l’unico rene sano e con la concreta possibilità di morire. Un 52enne di origine albanese ha ottenuto un risarcimento di oltre 300mila euro dopo aver denunciato il caso di Malasanità ed aver ottenuto la condanna del primario che lo aveva operato.
La vicenda risale al 2011 ma solo oggi l’uomo, costretto da allora a ricorrere a continue ed invasive cure mediche e al ricorso pressochè quotidiano alla dialisi per “ripulire”il sangue, ha parzialmente ottenuto Giustizia.
Il medico che lo ha operato ha patteggiato una condanna a 10 mesi di reclusione mentre il suo assistente se l’è cavata con una multa, sempre grazie al ricorso al giudizio con rito abbreviato.
Il giudice ha anche riconosciuto al cittadino vittima della malasanità il diritto ad essere assistito a vita dalla ASL 2 Savonese ma è chiaro che nulla restituirà più una vita “normale” a chi deve continuamente fare ricorso alle “macchine” per sopravvivere.
Ora i legali dell’uomo hanno annunciato una nuova causa per ottenere anche il risarcimento del danno morale e biologico.