Roma – Orsola Gazzaniga, ex moglie di Tiberio Timperi, ha denunciato il celebre conduttore televisivo in seguito a una lettera che l’uomo ha scritto nel 2010 in merito alla separazione e alle decisioni sull’affidamento del figlio da parte del tribunale. Ora per Timperi c’è un’accusa per diffamazione e il rischio di una pena pecuniaria di circa mille euro, che verrà decisa a gennaio, data prevista per la sentenza.
Nello scritto di 7 anni fa, uno dei volti più celebri della Rai sfogava la sua frustrazione perché non poteva vedere il figlio liberamente, spiegando che, a suo avviso, “il sistema giudiziario favorisce la madre affidataria e ostacola il rapporto padre-figlio“. Nel suo specifico caso, poi, chiedeva giustizia perché la sua sola colpa era quella di non essere la madre, e quindi la parte tutelata dalla legge in caso di separazione: “Noi padri separati chiediamo giustizia. Sono un bravo papà, mi hanno tratto come fossi un criminale. La mia colpa? Quella di essere un affidatario in seconda, in un paese matriarcale dove la legge continua a essere più uguale per le mamme“.
Le accuse sono proseguite poi anche in una intervista radiofonica al giornalista romano, in cui avrebbe inoltre dichiarato che la donna sarebbe colpevole di manipolare il figlio, e l’avrebbe accusata di sottrazione di minore: “Io non posso vedere liberamente mio figlio, nonostante questo sia esplicitamente previsto nel provvedimento del tribunale.(…) Non riesco a parlarci per telefono. La madre non risponde ai carabinieri né ai miei telegrammi: anche il suo avvocato non risponde ai fax del mio. Questo si chiama sottrazione di minore, minore che può essere manipolato da una madre malevola“. L’uomo, difeso dall’avvocato Caterina Malavenda, è stato destinatario di una serie di denunce da parte della moglie, tutte archiviate, che verranno sicuramente utilizzate come prove nella prossima udienza del 25 gennaio 2018, che porterà alla sentenza.