Genova – Erano passate da poco le ore 14 di ieri, mercoledì 20 dicembre, quando la Polizia di Stato di Genova ha arrestato un 30enne di origine ucraina per il reato di tentato furto in abitazione aggravato, il tutto in concorso con un’altra persona rimasta però ignota e datasi alla fuga. L’abitazione presa di mira dalla coppia di malviventi si trova in Via della Libertà ed è stata oggetto dell’attenzione delle volanti della Polizia per la segnalazione di due soggetti che stavano armeggiando sulla serratura di una porta nel tentativo di entrare. A dare l’allarme proprio i residenti di un appartamento che hanno sentito dei rumori sospetti e, guardando dallo spioncino, hanno notato la presenza di due persone, una posizionata dall’ascensore a fare da “palo” e l’altra accucciata dalla serratura. Immediatamente hanno contattato il 112 e sono rimasti in costante contatto telefonico con la centrale operativa della Questura, fino all’arrivo in pochissimo tempo delle volanti.
I poliziotti, una volta nello stabile, hanno individuato l’uomo che faceva da vedetta: quest’ultimo, alla vista degli uomini in divisa, ha tentato di disfarsi di un astuccio lanciandolo nel cavedio. Una volta recuperato, questi risultava contenere un set completo di arnesi per la manomissione delle serrature, come testimoniano anche le fotografie. Nessuna traccia del complice che, evidentemente, è riuscito ad allontanarsi per tempo.
Condotto in Questura, l’uomo ha rifiutato di declinare le proprie generalità e ha mantenuto per tutto il tempo un atteggiamento ostile. In un’occasione ha reagito violentemente agli agenti e per tale motivo, è stato altresì denunciato per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di indicazione dell’identità personale. A suo carico sono emersi numerosi precedenti, anche specifici per furto in abitazione e reati contro il patrimonio, nonché svariati falsi nomi.