Genova – Gli agenti della Polizia di Stato di Genova, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, hanno arrestato un 30enne pregiudicato per droga ed il complice, un uomo di 50 anni incensurato, entrambi genovesi, per i reati di concorso in rapina aggravata e lesioni.
L’arresto è arrivato dopo una serie di indagini svolte dalla Squadra Mobile che ha permesso di raccogliere a carico dei due gravi elementi di responsabilità in relazione a due violente rapine commesse nelle serate del 23 novembre e del 30 dicembre scorsi.
Nella prima, il giovane pregiudicato con il volto coperto da un casco integrale ed utilizzando lo scooter messo a disposizione dal complice, in attesa poco distante, ha fatto irruzione in un supermercato nel quartiere di San Teodoro tenendo in mano una pistola.
Il 30enne, con inaudita e immotivata violenza, ha colpito alla testa il cassiere e si è fatto consegnare l’incasso, pari a circa 1200 euro in contanti, prima di darsi alla fuga dopo aver minacciato con l’arma un altro dipendente dell’esercizio commerciale.
Nella seconda rapina, invece, il malvivente ha agito da solo mettendo a segno un ulteriore colpo con analoghe modalità.
Obiettivo, questa volta, una tabaccheria del centro: dopo aver colpito al capo il titolare con il calcio della pistola, provocandogli lesioni, si è impossessato di 900 euro in contanti, dieci stecche di sigarette, diversi abbonamenti e titoli di viaggio AMT.
La sezione Criminalità Diffusa della Squadra Mobile ha immediatamente avviato le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica. Dapprima sono stati analizzati gli spostamenti effettuati dallo scooter utilizzato per commettere la prima rapina proseguendo, d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, sono state impiegate numerosi attività tecniche per sostenere l’indagine.
Fondamentale è stato il contributo delle vittime e l’analisi delle immagini estrapolate dalle registrazioni degli impianti di video sorveglianza.
Al termine degli atti di rito, il 30enne è stato trasferito nel carcere di Marassi mentre al complice sono stati concessi i domiciliari.