Fabrizio De Andrè

Genova – Canzoni come “Creuza de ma”, “Trallallero” e “Dammi la man, biondina” entrano nel repertorio della canzone italiana “ufficiale”. A stabilirlo il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che ha presentato il portale Internet canzoneitaliana.it
Da oggi, on line, alcuni brani della canzone popolare ligure che vanno ad aggiungersi alla musica che rappresenta cento anni di musica.
Romanze e rock, brani d’autore e canzonette, pop nostrano e musica da ballo ma anche i protagonisti di Sanremo, i canti di guerra e di liberazione, la musica popolare e quella di protesta che rappresentano la cultura e la storia della canzone italiana.
On line sul portale della musica italiana, una piattaforma che ha raccolto un secolo di musica e circa 200.000 canzoni in un unico catalogo, il più grande in Europa, grazie al prezioso lavoro dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi del MiBACT (l’ex Discoteca di Stato) in collaborazione con SPOTIFY, uno dei più importanti provider di contenuti musicali in rete.

Nella sezione Tradizioni popolari oltre 300 canzoni e materiale espressivo da parte di informatori non professionisti: gente comune la cui voce e strumenti sono stati registrati sul campo a partire dagli anni sessanta.
Ecco i primi brani nella sezione Liguria:

A figlia du capitanu
An tra gexa i han dispostu
Canto di questua per l’Epifania
Creuza de ma
Dammi la man, biondina
E a meizaneutte in punto
In mezzo al mare c’è un’osteria
La fontanella
La partenza
Lenga serpentina
Ninna nanna
Povero merlo mio
Proverbio geneovese 1
Proverebio genovese 2
Ra canzun dei euve
Sui nostri monti
Trallallero

Numerosi documenti sono tratti Archivio Etnico Linguistico-Musicale dell’Istituto Centrale per i beni sonori ed audiovisivi che costituisce una delle collezioni più interessanti e inedite per ricostruire la realtà culturale e linguistica delle Regioni d’Italia. Nato nel 1962 per opera di Diego Carpitella, etnomusicologo, e Antonio Pagliaro, glottologo, l’AELM rappresenta una delle ultime e più importanti campagne sistematiche di rilevazione e registrazione di tradizioni popolari prima della generale omologazione linguistico/culturale del Paese. Divisa per regioni e caratterizzata da una impostazione dialettologica-musicale, la collezione dell’AELM comprende musica etnica e folkloristica, narrativa di tradizione orale e favolistica, spettacoli e rappresentazioni popolari, musica liturgica e rituale, dialetti delle isole alloglotte, dove si parlano le lingue portate secoli prima dagli antenati insediatisi in quei territori lontani dalla loro terra d’origine: l’albanese trapiantato nell’Italia meridionale (Piana degli Albanesi, appunto) e in Sicilia nel quattrocento; il greco, risalente alle colonie della Magna Grecia; il serbo-croato in Molise; il catalano ad Alghero, in Sardegna; piccoli gruppi gallo-romanzi in Italia meridionale, franco-provenzali in provincia di Foggia (Puglia) e provenzali a Guardia Piemontese in provincia di Cosenza (Calabria) , solo per citare alcuni esempi.

“Il portale della canzone italiana valorizza, conserva e promuove la ricchezza del patrimonio sonoro e audiovisivo nazionale. Dalle canzoni d’autore a quelle delle tradizioni popolari, un altro modo per raccontare la storia e vitalità della canzone italiana”. Così ha dichiarato il Ministro dei beni e della Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini.