Genova – I cinghialetti nati nel greto del torrente Fereggiano in piena stanno bene.
Hanno tenuto con il fiato sospeso molte persone, a Quezzi come sulle pagine Social del quartiere, i piccoli di cinghiale nati in un rifugio improvvisato sotto uno dei ponti che attraversano il torrente Fereggiano che, ieri pomeriggio, si è gonfiato al punto da far temere per la vita dei cuccioli e della madre.
L’allarme è stato lanciato da una persona che risiede nelle vicinanze e che ha visto mamma cinghiale “preparare” la cuccia con attenzione e poi partorire i piccoli. Un evento che, però, è coinciso con l’ondata di maltempo che ha portato pioggia che ha gonfiato il torrente.
Il livello dell’acqua è andato via via crescendo sino a intrappolare la famigliola sull’unico punto asciutto del greto e con l’impossibilità di spostarsi.
Il rischio che cuccioli e mamma potessero essere travolti dalla piena si faceva concreto e sono scattate le chiamate ai vigili del fuoco, alla protezione animali ma anche al Municipio e alla polizia municipale.
Impossibile, però, intervenire perchè la mamma non avrebbe lasciato avvicinare ai piccoli e sembra non esistere un servizio di veterinari dotati di fucile spara anestetico.
Le varie “forze in campo” non hanno potuto far altro che tenere sotto controllo la situazione sperando che non si trasformasse in tragedia.
Fortunatamente la pioggia si è fermata e il livello del torrente è sceso lentamente e così mamma cinghiale e piccoletti si sono salvati.
Molte le persone che hanno portato pane secco e altro cibo alla mamma – contravvenendo ai divieti – che però si sposta raramente preferendo mantenere al caldo i piccoli e allattarli.
Ora si spera nel bel tempo e nel normale corso della Natura.
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