Genova – La richiesta della Regione Liguria di dichiarare il Pesto “bene immateriale dell’Umanità” è stata accettata dall’UNESCO ma la ricetta è quella sbagliata.
Una buona notizia “a metà” quella arrivata nella mattinata di oggi in Liguria: la raccolta di firme e la Settimana del Pesto, che ha colorato di verde la Liguria, con decine di eventi organizzati per sostenere la proposta, ha funzionato e il Pesto avrà il suo riconoscimento ufficiale, come la Pizza, ma si dovrà ripartire da capo per far registrare la vera ricetta perché qualcuno ha sbagliato e ha inserito nella ricetta “DOC” le noci e non i pinoli.
Eppure il documento ufficiale parlava chiaro e non lasciava dubbi:
foglie di basilico DOP.
2 spicchi d’aglio di Vessalico
15 gr di pinoli.
70 gr di Parmigiano Reggiano.
30 gr di Pecorino Fiore Sardo.
100 ml di olio extravergine di oliva ligure.
Un pizzico di sale marino grosso
La ricetta ufficiale, quindi, è quella corretta e probabilmente qualche funzionario ha sbagliato nella registrazione degli ingredienti compiendo un vero e proprio “orrore” da “foresto”.
Ora l’iter per il riconoscimento del Pesto a bene immateriale dell’Umanità dovrà essere ripetuto da capo e la soddisfazione dell’inserimento della condimento tipicamente ligure nel prestigioso Albo è solo “a metà”.
Per accelerare la pratica sarà possibile anche “protestare ufficialmente” chiedendo l’immediata modifica della ricetta ufficiale.
Per farlo è possibile collegarsi qui