Genova – Multe sino a 150mila euro per chi abbandona esemplari di tartaruga d’acqua dolce “orecchie gialle” e sanzioni salate a chi non ne denuncia il possesso al Ministero dell’Ambiente. La notizia sta creando non pochi problemi agli appassionati collezionisti di tartarughe esotiche ma anche a chi ha uno o più esemplari dell’animale nel proprio acquario o terrario, in casa.
L’Ente Nazionale di Protezione Animali (ENPA) ricorda che a partire dal 14 Febbraio 2018 anche le tartarughe palustri americane “orecchie gialle” (trachemys scripta scripta) sono entrate nell’elenco delle specie esotiche invasive, oltre alle altre 14 sottospecie di trachemys scripta .
Gli anmimali non possono più essere:
1) – introdotti o fatti transitare nel territorio nazionale, anche sotto sorveglianza doganale;
2) detenuti, anche in confinamento, tranne i casi in cui la detenzione avvenga nel contesto delle misure di gestione o di eradicazione disposte ai sensi del decreto n. 230 del 15/12/2017;
3) allevati, anche in confinamento;
4) trasportati o fatti trasportare nel territorio nazionale, tranne i casi in cui il trasporto avvenga nel contesto delle misure di gestione o di eradicazione disposte ai sensi del presente decreto;
5) venduti o immessi sul mercato;
6) utilizzati, ceduti a titolo gratuito o scambiati;
7) posti in condizione di riprodursi o crescere spontaneamente, anche in confinamento;
8) rilasciati nell’ambiente.
Rimane possibile, ai privati, continuare a detenere gli animali già posseduti prima del 14.02.2018 “fino alla fine della vita naturale degli esemplari” presentando semplicemente (via posta raccomandata o pec) la “denuncia di possesso” al Ministero dell’Ambiente, compilando un modulo scaricabile sul sito dell’ISPRA alla pagina http://www.minambiente.it/pagina/specie-esotiche-invasive entro il 13 agosto 2018 (art. 26 e art. 27, DLgs 230/17).
Chi avesse bisogno di ulteriori chiarimenti può rivolgersi alla sede Enpa di via Cavour 48 r a Savona, da lunedì a sabato, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, telefono 019 824735 chiedendo del reparto selvatici dove, tra qualche giorno, sarà anche disponibile il modulo cartaceo della domanda.
E’ tassativamente vietato abbandonare gli animali posseduti, pena l’arresto fino a 3 anni o l’ammenda da 10.000 a 150.000 euro.