Savona – Un presidio di protesta contro la decisione del governo di impedire gli attracchi nei porti italiani alle navi soccorso del Mediterraneo, come nel caso della nave Aquarius, si svolgerà alle ore 17.30 di oggi in piazza Mameli, a Savona.
Un presidio voluto da ANPI, ARCI, azione cattolica italiana, Legambiente, Libera e Rete della Conoscenza. In una nota diffusa si legge: “La chiusura dei porti italiani alla nave Aquarius e alla Sea Watch 3, annunciata dal ministro Salvini, è una soluzione inaccettabile. La Convenzione di Amburgo del 1979 e le altre norme internazionali sul soccorso marittimo, oltre che i fondamentali principi di solidarietà, impongono che le persone soccorse in mare debbano essere sbarcate nel primo ‘porto sicuro’ sia per prossimità geografica sia dal punto di vista del rispetto dei diritti umani. L’Italia non può voltare le spalle. Ogni migrante, tra cui tante donne e bambini indifesi, è prima di tutto una persona costretta a lascare la propria terra, a causa di guerre, fame, siccità e disastri ambientali, per cercare la sopravvivenza altrove chiedendo accoglienza e asilo. Non si faccia l’imperdonabile errore di chiudersi nei confini della propria nazione, di alzare nuovi muri di odio e paura che non fanno bene al Paese che aumentano ancora di più le disuguaglianze. Un appello rivolto non solo al Governo Italiano, ma esteso agli Stati dell’Unione Europea affinché l’orizzonte da traguardare non si limiti alla sola unità monetaria, ma riesca a posare lo sguardo lontano, riconoscendo i valori fondanti delle carte costituzionali delle singole nazioni importante alla libertà e solidarietà. Per questo chiediamo al Governo che vengano riaperti immediatamente i porti italiani per accogliere le navi che soccorrono i migranti. Per questi motivi invitiamo tutti i savonesi e le savonesi – singoli, associazioni, partiti – che si riconoscono nell’appello a ritrovarsi oggi – martedì 12 giugno – alle ore 17.30 in piazza Mameli a Savona per dire ‘Si aprano i porti all’arrivo di vite umane che fuggono dai conflitti, dalla miseria, dalla disperazione’“.