Genova – Uno sbarco tra luci ed ombre quello di Iliad, il nuovo gestore telefonico che offre servizi telefonici per smartphone a tariffe decisamente concorrenziali rispetto agli attuali competitori italiani.
A quasi un mese dall’arrivo dei nuovi servizi, sono in molti ad aver ordinato le nuove SIM che offrono sia le chiamate vocali che il collegamento Internet.
Un successo straordinario visto che, con poco meno di 6 euro (5,99), Iliad promette chiamate illimitate, sms illimitati, 30 giga/mese di collegamento in 4G e 60 minuti/mese di chiamate ad un certo numero di Paesi europei ed extra-europei.
Con la scheda Iliad è possibile anche chiamare e ricevere all’estero, almeno in Europa, con chiamate e sms illimitati mentre c’è un “blocco” a 2 giga per la navigazione.
Sin qui quanto dichiarato dallo stesso gestore ma sono le esperienze dirette degli utilizzatori a “fare la differenza”.
In una situazione ancora comprensibilmente in divenire, la Iliad si appoggia sulla rete infrastrutturale di Wind-Tre, le opinioni sono ancora molto contrastanti ma, raccogliendo un pò di impressioni in ordine sparso e senza troppe pretese di rappresentare un campione statistico, sembra apparire un indice di soddisfazione “a macchia di leopardo”.
In pratica, nelle zone dove la copertura di Wind-Tre è forte e completa, le esperienze tendono ad essere molto favorevoli se non addirittura entusiastiche mentre, nelle zone a bassa copertura della compagnia, le esperienze si fanno molto meno entusiastiche.
Per una prima valutazione sull’opportunità o meno di “passare” a Iliad, dunque, i Consumatori potrebbero fare un raffronto con una scheda Wind-Tre o chiedendo a chi, nella loro zona di residenza o lavoro, usa questi servizi telefonici.
Generalizzando si potrebbe affermare che la copertura è molto buona nelle grandi città, dove c’è una più alta concentrazione di celle/ripetitori, e si riduce nei piccoli centri.
Alcuni utilizzatori hanno poi rilevato, ma si tratta di esperienza singole, che non è detto che chi naviga con Wind-Tre o Iliad nello stesso punto abbia la medesima velocità di collegamento Internet rilevabile con uno speed-test
Probabilmente ci sono settaggi diversi o, più verosimilmente, accordi specifici tra le compagnie per “preservare” comunque i titolari di abbonamento del gestore che fornisce “le antenne”.
I test vanno comunque presi con le molle poichè esistono anche casi “ribaltati”, dove i clienti Wind-Tre sembrano navigare a velocità inferiori a quelli di Iliad. Ma probabilmente intervengono fattori ancora poco valutabili e che si modificheranno, stabilizzandosi, in futuro.
Inoltre esiste anche la possibilità che Iliad sviluppi ulteriori accordi con altre compagnie o, ancora, che riesca a realizzare una propria rete di ripetitori sul territorio italiano anche se, al momento, appare una questione ancora piuttosto complessa per via del sistema di concessioni vigente in Italia.
Una criticità segnalata da diversi utilizzatori riguarda l’uso con applicazioni che abbiano una “geolocalizzazione” come Rai Play o altri servizi TV on demand.
Iliad sembrerebbe utilizzare IP di nazionalità francese e, nel caso di limitazioni “per nazionalità” potrebbe impedire l’accesso alla visione di canali italiani su abbonamento. Si tratta di un problema legato al possesso dei diritti televisivi.
La questione sarebbe al vaglio e potrebbe essere risolta a breve.
Altre segnalazioni riguardano la questione portabilità dopo l’acquisto della SIM Iliad.
Il servizio è effettivamente possibile, ovvero si può acquistare la Sim, provare per un pò il servizio e poi decidere di far migrare il proprio numero sulla scheda (o almeno così afferma Iliad) ma, al momento, nell’area clienti del gestore non esiste ancora questa opzione che dovrebbe essere implementata a breve.
Diritto di recesso: è possibile restituire la SIM Iliad entro 14 giorni se il servizio non è soddisfacente – come prevede la normativa europea – ma occorre fare attenzione perchè se si sceglie la “procedura veloce” per riceverla, si perdono parzialmente le somme versate.
Chi intende fare una prova con il servizio dovrebbe tenerlo presente anche se i 9 euro del costo di “avvio” non sembrano esser eccessivi.
Altra criticità riguarda alcune segnalazioni di clienti di operatori italiani che avrebbero notato che, chiamando un utente Iliad, può scattare la tariffazione “internazionale” con conseguente pagamento della chiamata anche piuttosto salato.
Il problema sarebbe però imputabile agli operatori “in ingresso” che non riconoscono la compagnia come “italiana” e farebbero scattare la chiamata internazionale: come se, dall’Italia, si chiamasse un numero all’estero.
Il problema si risolverebbe segnalando il disservizio al proprio gestore che restituisce le somme ingiustamente prelevate.
E’ allo studio una soluzione definitiva del problema che, purtroppo, ancora si propone in alcune zone.
Cocludendo si può dire che l’attenzione del mercato italiano per lo sbarco di Iliad è molto forte e certamente gli investimenti in corso sono piuttosto forti e potrebbero portare, in tempi brevi, ad un sensibile cambiamento nelle attuali condizioni.
Il crescere dei clienti e delle SIM attive potrebbe ridisegnare a breve lo scenario, con ulteriore rafforzamento del sistema.
Diversamente, di certo, social e Rete internet amplificheranno i disagi patiti dai clienti.