Genova – Il prossimo 26 ottobre uscirà la versione rimasterizzata di uno degli album che ha segnato la storia della musica rock italiana, “Viaggio Senza Vento” dei Timoria. Pubblicato nel 1993, il disco consacrò il gruppo di Brescia facendolo diventare uno dei punti cardine del rock nostrano, con brani destinati a rimanere nella storia come “Sangue Impazzito” e “Senza Vento”. Si tratta di un vero e proprio concept album dedicato al viaggio di un guerriero e al percorso che deve compiere dentro e fuori di sé per raggiungere la sua destinazione. Scritto e arrangiato dai Timoria, alcune tracce vedono la partecipazione di grandi artisti come Eugenio Finardi e Mauro Pagani.
In occasione del 25esimo anniversario, sono previste tre edizioni dell’album:
- il doppio CD contenente la versione rimasterizzata con l’aggiunta di un brano inedito intitolato “Angel“, la cover di “I Can’t explain” degli Who e le versioni demo di 11 brani;
- la versione doppio LP in vinile da 180 grammi, disponibile per la prima volta;
- la versione box deluxe, in edizione limitata e numerata, contenente il doppio CD, il doppio LP in vinile giallo, il poster del tour di “Viaggio senza vento” e un book di 56 pagine con foto inedite del gruppo, nonché le loro testimonianze e quelle di Pagani e Finardi.
L’inedito Angel risale al periodo di registrazione dell’album, che Pedrini completò nel 1994 dopo la morte di Kurt Cobain. Ritrovato negli archivi di Universal Music, il brano sarà trasmesso dalle radio e sarà disponibile sulle piattaforme digitali dal 12 ottobre.
Raccontano i Timoria riguardo al periodo della pubblicazione di Viaggio Senza Vento:
“Dopo i primi due album eravamo diventati una band di riferimento per il movimento alternativo ma il terzo disco, quello della consacrazione, fu un mezzo passo falso – dice Omar Pedrini – eravamo scontenti del sound, cercavamo una sonorità tutta nostra. Eravamo a un punto morto. Proposi alla band di registrare un concept album, alla Tommy, una storia unica, un unico atto – prosegue Pedrini – Sembrava una follia per quegli anni: la storia del mio alter ego Joe e il sogno alchemico di trasformazione della materia volgare in oro, di un perdente in guerriero. Un viaggio dentro e fuori sé stesso. Il tema del viaggio come ricerca. Un album come si usava negli anni ‘70, e da quell’epoca aurea invitammo infatti due prestigiosi ospiti simbolo come Pagani e Finardi. La frase più significativa di quei tre mesi folli, che ho ben stampata in testa è del maestro Ghedi: ‘quantomeno, anche se torneremo a lavorare in fabbrica, avremo fatto un disco con le palle!’ ”.
“Viaggio Senza Vento per me non è solo un disco, canzoni, musica e parole – aggiunge Francesco Renga – è soprattutto la fotografia di un periodo meraviglioso della mia vita. Sono le istantanee della mia giovinezza più bella, artistica, creativa e non solo”.
“Fu un periodo di straripante creatività e libertà, registravamo qualsiasi cosa ci venisse in mente – dichiara Diego Galeri – Celebrarlo oggi a 25 anni dalla pubblicazione credo sia doveroso per noi ma ancor di più per tutte le persone che ci hanno conosciuto grazie a quel disco e poi seguito fino ad oggi con un affetto e una dedizione straordinaria”.
“Eravamo giovani e ci sentivamo molto diversi, pieni di amore per il cinema la letteratura e la musica e abbiamo sfogato tutto il nostro cuore e le nostre energie, ci siamo svuotati in questo vaso che per me è un capolavoro intimo da cui mai mi separerò” – ricorda Enrico Ghedi
“Da quel momento è iniziata la fase adulta dei Timoria come band – afferma Carlo Alberto Pellegrini – Quel disco ci ha dato una forza tale che è durata per tutti gli anni successivi e il tour che seguì il disco fu lunghissimo e trionfale tanto da lasciarmi la sensazione di far parte di un gruppo che avrebbe lasciato il segno.