Genova – Il sindaco e commissario per la ricostruzione Marco Bucci promette il nuovo ponte come regalo di Natale del 2019 e Autostrade “rilancia” scrivendo una lettera (di Natale?) nella quale si dice pronta a ricostruire in nove mesi.
E’ ancora bagarre sulla ricostruzione di ponte Morandi, crollato lo scorso 14 agosto uccidendo 43 persone e lasciando oltre 250 famiglie senza casa. Dopo l’annuncio del sindaco Bucci che ha promesso ai genovesi un nuovo ponte finito entro il prossimo Natale, anche Autostrade torna all’attacco e chiede di poter essere ammessa alla demolizione e ricostruzione pagando per intero le spese e garantendo, documenti alla mano, un ponte nuovo in appena 9 mesi.
Ad Autostrade ha già risposto il ministro delle Infrastrutture Toninelli che ha ribadito che l’azienda, a suo avviso responsabile di quanto avvenuto, non potrà partecipare in alcun modo – se non finanziandolo – al progetto per la ricostruzione. Una posizione espressa sin dalle prime ore dopo il crollo e che resta uno dei “nodi” più forti sulla questione.
Autostrade, infatti, potrebbe ricorrere in Tribunale contro la decisione del Governo e chiedere di essere autorizzata a partecipare quantomeno perchè non c’è una sentenza di condanna per quanto avvenuto e perchè non è ancora stato ricostruito e provato cosa abbia causato il crollo
Una battaglia legale che, se avviata, potrebbe portare ad un rallentamento della ricostruzione che potrebbe durare anni.
Resta la perplessità degli “esperti del settore” che avevano quantificato in almeno 2-3 anni la tempistica per la demolizione di ciò che resta del ponte, la procedura di affidamento dell’appalto per la ricostruzione e la costruzione vera e propria.
Le tempistiche sin qui esposte suscitano qualche dubbio e c’è anche chi, come l’ex assessore comunale Arcangelo Merella propone di intitolare il ponte al sindaco Marco Bucci se davvero riuscirà a garantire la ricostruzione entro Natale 2019.