Nairobi (Kenya) – Un assalto armato, con bombe e mitragliatori ad uno dei centri commerciali più famosi della capitale keniota, dove si trova l’hotel Dusit ma anche negozi, uffici e banche. Secondo le prime ricostruzioni un gruppo di terroristi appartenenti ad Al-Shabaab, vicina ad Al Qaeda, ha fatto irruzione nel centro commerciale lanciando bombe e sparando all’impazzata con fucili mitragliatori d’assalto, molto probabilmente dei kalashnikov ak47 di fabbricazione sovietica.
Le prime informazioni parlando di tre morti e una decina di feriti ma i Media che si trovano sul posto temono che il bilancio debba salire considerevolmente perchè il centro era pieno di persone e il commando sarebbe piuttosto numeroso.
Sul posto sono accorsi i militari dell’esercito keniota ed è scoppitato un violento conflitto a fuoco con i terroristi che da tempo organizzano attacchi in Kenya per rappresaglia dopo l’ingresso di truppe keniote in Etiopia per cercare di mettere sotto controllo la guerriglia che da anni insanguina la nazione africana.
Se confermato l’attacco terroristico, si tratterebbe di un duro colpo al paese africano che vive del turismo straniero e che ha nella città di Malindi una vera e propria enclave italiana, con numerosi resort ma anche ville e appartamenti.
Nel mese di novembre era stata rapita una cooperante italiana Silvia Romano e di lei non si hanno più notizie anche se le autorità keniote insistono che si trovi ancora nel Paese e che non sia caduta prigioniera di terroristi ma di criminali comuni in cerca di riscatto.
Di certo questo nuovo attentato rischia di compromettere l’arrivo del turismo occidentale, preoccupato per possibili attentati.
A rischio anche le attività imprenditoriali italiane che hanno quote nel settore del turismo locale, specie a Malindi.
Una “tecnica” adottata dai terroristi per mettere in ginocchio le economie locali dei paesi più “fragili” per far cadere la popolazione nell’indigenza diventando più facilmente indottrinabili da sedicenti movimenti para-religiosi.