Genova – Aggressione a Voltri a due autisti Amt sull’autobus della linea 1.
L’episodio si è verificato la notte tra sabato e domenica all’altezza di via Camozzini.
Un passeggero, un venditore ambulante nordafricano, forse alterato da qualche bicchiere di troppo, non ha fatto in tempo a scendere alla fermata e ha accusato la conducente del bus di avergli chiuso la porta in faccia.
Sceso, l’uomo ha accelerato il passo fino alla fermata successiva dove ha atteso l’autobus. Qui ha staccato alcuni pezzi di legno da fiorirere di un bar e li ha lanciati contor l’abitacolo del mezzo, danneggiandolo.
Nello slancio del gesto, l’uomo è scivolato picchiando la testa e ferendosi. I due autisti, la donna in servizio e il collega a fine turno, si sono allora mossi per soccorrerlo. Si sono quindi avvicinati nel tentativo di aiutarlo ma l’uomo li ha attaccati a calci e pugni.
Il dipendente fuori servizio è rimasto ferito al volto mentre la donna è rimasta illesa.
Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Polizia di Stato e i sanitari del 118 che hanno soccorso e identificato l’uomo, un venditore di rose di origine nordafricana che sarà processato per direttissima.
L’episodio ha provocato le reazioni dei sindacati e della Lega.
Maurizio Amorfini e Lorella Fontana, capigruppo della Lega in Comune hanno raccontato l’episodio di una nota diffusa sulla pagina Facebook del Gruppo Consiliare.
“L’altra notte, su un bus della linea 1 a Voltri, due dipendenti sono stati aggrediti da un nordafricano – si legge nel post che continua – Il fatto sarebbe inaccettabile di per sé, se non fosse che gli autisti stavano provando a soccorrere l’aggressore dopo una caduta, che per tutta risposta li ha attaccati fisicamente con pugni e calci“.
Poi ancora; “Esprimiamo solidarietà ai due dipendenti Amt e ringraziamo la pattuglia di polizia sopraggiunta sul posto che ha arrestato lo straniero. Gli episodi di violenza vanno arginati“.
Proteste e richieste di provvedimenti anche da Edgardo Fano della Faisa, la Federazione autonoma sindacale degli autoferrotranvieri che aggiunge: “E’ inaccettabile che i dipendenti di questa azienda debbano rischiare la propria incolumità nel corso dello svolgimento del loro lavoro nonostante la promessa di implementare i dispositii di sicurezza a bordo. Chiediamo che siano stabilite pene certe e davvero dissuandenti per chi si macchia di questo tipo di reati“.
Per la sigla sindacale, inoltre, è necessario che Amt si costituisca parte civile a fianco dei lavoratori nei confronti dell’aggressore.