La Spezia – Gli uomini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza della Spezia hanno smantellato una associazione a delinquere dedita alle truffe finanziarie.
Nella mattinata odierna gli uomini delle Fiamme Gialle hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque persone, esito di una vasta operazione di polizia giudiziaria che ha visto i militari eseguire diverse perquisizioni e sequestri di documentazione a altri elementi probatori.
Le misure di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale della Spezia nell’ambito delle indagini coordinate dal Procuratore della Repubblica Antonio Patrono.
Le indagini hanno permesso di svelare la presenza di una vera e propria associazione per delinquere costituita dagli arrestati al fine di procurarsi profitti e vantaggi economici illeciti, allo stato quantificati in oltre due milioni di euro.
I cinque arrestati erano dediti alla commissione di una serie continua di truffe a danno di società di leasing, finanziare e istituti di credito.
Gli associati avevano messo a punto un sistema di frode finalizzato a ottenere l’erogazione da parte degli operatori finanziari di finanziamenti, che avrebbero dovuto essere destinati al noleggio di macchinari, beni e arredi uso ufficio da parte di aziende. In realtà, alcuni degli arrestati, utilizzando due società spezzine a loro riconducibili, facevano credere alle finanziarie di aver provveduto a fornire, consegnare e porre in funzione i beni strumentali, in realtà inesistenti, ad altre società utilizzatrici.
Le società destinatarie di beni erano, a loro volta, fittizie oppure compiacenti, comunque manovrate dagli stessi truffatori.
I sodali si adoperavano per produrre documentazione falsificata, anche fotografica, nonché per superare i controlli posti in essere dalle società finanziarie, le quali, in taluni casi, richiedevano di fare dei sopralluoghi presso i locali ove erano installati i beni oggetto del finanziamento: in questi casi, venivano allestiti ad hoc dei finti uffici, quasi degli studi cinematofrafici, presi in affitto per poche ore in edifici dove coabitano numerose sedi di società.
In ragione della sistematicità, della pericolosità economico-sociale e dell’attualità delle condotte illecite poste in essere dagli associati, l’Autorità Giudiziaria procedente ed il Giudice hanno condiviso l’urgenza dell’adozione del provvedimento cautelare di carattere personale al fine di impedire la reiterazione dei reati e che il disegno criminoso venisse portato a conseguenze ulteriori.