Genova – Una giornata di incontri che raccontano il dramma dell’olocausto attraverso la cultura e l’arte contemporanea. Si terrà lunedì 27 maggio a partire dalle ore 17, presso Palazzo Spinola, l’evento “Shoah – Il dovere della memoria”. L’incontro fa parte del calendario di appuntamenti di “Arte e Cultura a Palazzo Doria Spinola”.
Assoluti protagonisti saranno Pino Petruzzelli, Aldo Padovano e Giuseppe Giacomini che racconteranno gli orrori della shoah attraverso l’analisi di opere di grandi artisti di epoca contemporanea.
Giacomini e Petruzzelli si occuperanno del libro “Essere senza destino” del Premio Nobel per la letteratura nel 2002 Imre Kertész. Nato a Budapest, in Ungheria, lo scrittore è stato deportato nel 1944 ad Auschwitz. Il testo in questione per molto tempo ha faticato a trovare editore in Ungheria e anche dopo la sua pubblicazione è stato ignorato e messo al bando: Kertész ha infatti dovuto attendere il crollo del muro di Berlino per vedere riconosciuto il proprio lavoro.
Padovano, invece, analizzerà le tecniche registiche ne “Il figlio di Saul”, Premio Oscar nel 2016 per il miglior film straniero, diretto da László Nemes, anch’egli Ungherese.
“L’Ungheria è stato un paese duramente colpito dalla Shoah – spiega Pietro Bellantone , organizzatore della manifestazione e Presidente delle associazioni Liguria-Ungheria e EventidAmare – con oltre cinquecentomila vittime. Attraverso le voci e l’esperienza di Pino Petruzzelli e Aldo Padovano, e tramite le opere di Imre Kertész, premio Nobel per la letteratura nel 2002, e László Nemes, Premio Oscar per il miglior film straniero nel 2016, vogliamo trasmettere testimonianze di coraggio e di speranza di uomini e donne che non si sono fatti piegare dalla furia distruttrice, contribuendo alla memoria collettiva in modo che il sacrificio di tante vite innocenti non sia stato vano”.
“Nulla come l’arte può abbattere le distanze – aggiunge Laura Repetto, Delegata per le Relazioni Esterne della Città Metropolitana di Genova – e trasmettere l’urgenza doverosa della memoria a chi non c’era: solo così si può guardare al passato per costruire un futuro di pace. Intendiamo ringraziare tutti gli organizzatori di quest’evento, che ci supportano nel nostro impegno attraverso le voci autorevoli di Imre Kertész e di Làszlò Nemes”.
In occasione dell’evento, inoltre, sarà inaugurata l’esclusiva mostra sulla Shoah a cura di Daniele Grosso Ferrando, che comprende dipinti di Geppo Monzio Compagnoni, Franco Buffarello, Enrico Merli e Corrado Leoni. L’esposizione, ad ingresso libero, sarà visitabile dal 27 al 30 maggio e dal 7 al 14 giugno presso il loggiato superiore di Palazzo Spinola.