Genova – La prima giornata di bollino arancione non ha fatto registrare paricolare criticità negli ospedali della Liguria.
Sono stati circa una decina gli accessi registrati negli ultimi giorni e nella mattinata di ieri nei pronto soccorso della regione a causa dell’ondata di calore che interessa soprattutto Genova.
Alle 16.00 di ieri non sono state registrate particolari criticità negli ospedali della Liguria ma accessi ai pronto soccorso in linea con l’andamento del periodo.
Cinque anziani sono stati ricoverati da mercoledì a Savona con febbre e sintomi di disidratazione mentre un paziente è arrivato ieri con un colpo di calore; nell’area metropolitana genovese il Policlinico San Martino ha contato pochi accessi dovuti alle alte temperature, all’Ospedale GAlliera, a partire da ieri mattina, sono arrivati sei anziani e un giovane con sintomi legati al caldo, anche l’Ospedale Villa Scassi ha registrato alcuni pazienti in stato febbrile e qualche caso di persona anziana con sintomi di disidratazione.
Situazione sotto controllo nel chiavarese, nell’imperiese e nello spezzino.
Il professor Erneso Palimmeri, coordinatore al Centro di riferimento ligure per le ondate di calore, in vista dell’allerta arancione confermata anche per la giornata di oggi, ricorda l’importanza di seguire i consigli utili diramati da Regione Liguria: “Possono sembrare suggerimenti banali ma sono fondamentali per affrontare al meglio l’ondata di calore che si sta abbattendo sulla nostra regione sono soprattutto i cittadini fragili quelli più suscettibili agli effeti del caldo ma con poche regole ben osservate possiamo contenere sia gli accessi ai pronto soccorso sia ben più gravi conseguenze. Occorre prestare molta attenzione anche ai pazienti ospiti delle strutture socio sanitarie le condizioni bioclimatiche delle prime ore della giornata di oggi sono indicative di una condizione eccezionale per la città di Genova in questo periodo, con picchi critici di combinazione temperatura umidità. Sono proprio le ondate di calore precoci le più dannose per la salute, per questo motivo abbiamo invitato tutte le strutture erogatrici a una strettta sorveglianza clinica dei propri assistiti”.