Genova – “La Gronda, se dovesse mai partire, non sarebbe pronta prima di dieci anni e il presidente Toti fa propaganda e non spiega ai Liguri quello che devono davvero sapere”. E’ la durissima accusa di Alice Salvatore, portavoce del Movimento 5 Stelle nella Regione Liguria e che risponde alle accuse lanciate oggi dal governatore della Liguria al ministro delle Infrastrutture Toninelli.

“Vergognoso che Toti si approfitti di una tragedia come il Ponte Morandi per fare propaganda in favore dei suoi amici Autostrade per l’Italia – dichiara la capogruppo regionale Alice Salvatore rispondendo alla nota stampa di Toti – Il Governatore ci sta prendendo in giro: la Gronda, dovesse mai partire, sarebbe pronta tra almeno dieci anni, così è specificato dagli studi della stessa Spea, ovvero la controllata di Autostrade per l’Italia che ha realizzato il progetto Gronda”.

“Se Toti crede che per noi genovesi e per i liguri tutti sia accettabile attendere dieci anni per il ripristino della viabilità e della mobilità in Liguria – prosegue Salvatore –  allora sta davvero accusando il caldo di questi giorni. Insiste – come suo solito – nello sfruttare il suo ruolo di Presidente per lanciare favori a chi ha le potenzialità giuste per finanziare la sua campagna elettorale. Utilizza i grandi temi della sicurezza, della salute e dei trasporti per averne un tornaconto”.

“Ciò che serve a Genova e alla Liguria – continua Salvatore – è la ricostruzione, nei tempi previsti, del Ponte Morandi. Ricostruzione della quale noi tutti dobbiamo ringraziare il Ministero dei Trasporti, e il Ministro Danilo Toninelli in particolare, per la grande disponibilità e celerità nel provvedere alle risorse necessarie, che insieme al commissario Marco Bucci sono utilizzate per questo ambizioso e necessario progetto”.

“Se Toti fosse un amministratore pubblico serio e con davvero a cuore la Liguria e i suoi cittadini, parlerebbe invece immediatamente del prolungamento della Strada a Mare fino a Multedo, del ribaltamento della Fincantieri, e del potenziamento dei trasporti pubblici che, nonostante la tragedia del Morandi, sono ancora gravemente carenti: investa più risorse nel trasporto pubblico locale invece di alimentare false speranze su un progetto faraonico che farà soltanto arricchire Autostrade Spa”.

“Con il prolungamento della Strada a Mare, progetto già esistente nel PUC di Genova, che può essere realizzata contestualmente alla ricostruzione del Morandi, la Gronda non avrebbe più alcuno scopo. E oltre a non dover attendere dieci anni (nella migliore delle ipotesi), oltre a non dover respirare amianto per decenni, oltre a non dover deturpare le vallate liguri, non dovremmo legittimare Autostrade per l’Italia ad aumentare le tariffe autostradali su tutta la rete italiana per consentirle di accumulare i 5 miliardi necessari alla realizzazione di quel progetto, che sembra fatto apposta per mettere le mani sui soldi e non certo per dare servizi”.

“Già, perché quello che Toti non racconta a nessuno è che per avere la Gronda fra 10 anni, Autostrade per l’Italia deve aumentare le tariffe autostradali su tutta la rete nazionale. E non dimentichiamo che stiamo parlando proprio di quei signori che dovevano occuparsi della manutenzione del ponte Morandi”, conclude Salvatore.