Genova – La riapertura dell’ascensore Castelletto Ponente ha riservato un’amara sorpresa per i ciclisti urbani genovesi: è stato vietato alle biciclette. Dei due ascensori che dal centro città raggiungono Spianata Castelletto questo era l’unico che prima della ristrutturazione trasportava anche le bici.
La sua chiusura aveva creato non pochi disagi a quei cittadini virtuosi che utilizzano la bici in città per non inquinare. Infatti in una città in salita come Genova, se non hai una e-bike o una bici pieghevole, non puoi fare a meno degli impianti che trasportano anche la bici tradizionale come era quello di Castelletto Ponente.
“Lo abbiamo atteso tanto ed ora che ha riaperto è stato vietato alle bici come il suo gemello di Castelletto Levante” ha dichiarato Romolo Solari, presidente di FIAB Genova. “Notato il cartello di divieto bici abbiamo subito telefonato ad AMT dove ci hanno confermato il divieto ma non ci hanno saputo dire la motivazione. Abbiamo quindi girato la domanda all’assessore Matteo Campora che occupandosi di ambiente e mobilità ben dovrebbe conoscere l’importanza dell’integrazione bici + mezzi pubblici per una città più pulita, sostenibile e con meno traffico”.
I ciclisti urbani genovesi sono molto preoccupati perché questa azione di comune e AMT rappresenta un passo indietro, al di là dei proclami di sostenibilità ambientale dei trasporti che giungono giornalmente.
“Centinaia di cittadini che hanno partecipato agli eventi della settimana europea della mobilità sostenibile di settembre, organizzati da più di 30 tra associazioni e comitati, hanno chiesto a gran voce di migliore la vita del ciclista in città ed il comune ed AMT cosa fanno?
Tolgono una possibilità di intermodalità che già avevamo” ha continuato Solari. “Speriamo ora che si ravvedano e rispondano celermente alle nostre richieste, non come hanno fatto l’ultima volta che abbiamo trattato l’argomento impianti di risalita e ci hanno risposto dopo tre mesi, i ciclisti urbani genovesi e l’ambiente non possono aspettare.”
La cabina dell’ascensore, inoltre, nella ristrutturazione è stata ridotta della metà per gli spazi per i viaggiatori e si potrebbe forse ricavare nello spazio ora inaccessibile una sorta di vano attrezzato per le biciclette che non creerebbero problemi di intralcio.