Genova – Banksy a spasso per i vicoli del capoluogo ligure a “donare” opere che parlano in genovese alla città. Scherzo, trovata pubblicitaria o incredibile colpo di genio: non è dato ancora sapere ma, di certo, il ritrovamento di disegni “ispirati” ai temi tanto amati dal celebre artista di street art, sta facendo molto discutere sulle pagine social.
La prima segnalazione arriva da vico dei 4 canti di San Francesco ma in breve il numero degli “avvistamenti” di opere che si ispirano all’iconografia di Banksy si moltiplicano.
Caratteristica comune e “sospetta” l’accostamento di figure celebri a frasi decisamente poco british e molto genovesi.
Difficilmente l’artista di Bristol farebbe dire ai suoi ratti metropolitani cose come “pin de musse” o “semmu in ta bratta” ma la suggestione è forte e la mostra dedicata a Banksy poco lontano, a Palazzo Ducale, fa la sua parte.
In molti vorrebbero che Banksy, quello vero, fosse sbarcato all’ombra della Lanterna per sostenere a modo suo la città in un momento difficile.
Più probabile l’opera di qualche goliarda in vena di scherzi anche se la pubblicazione delle immagini sul profilo di un artista genovese, a suo agio proprio con la street art, lascia aperta la strada della soluzione più semplice: quella di un artista che usa Banksy per rilanciare un messaggio o una forma di provocazione artistica, usando lo stesso linguaggio del suo ispiratore.
Roba da far impazzire un critico d’arte.