Genova – Blitz della Guardia di Finanza e dei Carabinieri negli uffici di Alisa e sequestro di documentazione e informazioni direttamente collegate con la gestione del reparto di radioterapia dell’ospedale San Martino, bloccato dal malfunzionamento di alcune macchine destinate a cure salva vita a pazienti malati di tumore.
Le forze dell’ordine si sono presentate negli uffici della Sanità ligure ed hanno prelevato ingente quantitativo di documenti che verranno analizzati a fondo per comprendere come si sia arrivati al blocco dei macchinari e come sia stata gestita l’emergenza collegata all’invecchiamento di apparecchi fondamentali per la terapia di malattie terribili in pazienti che non possono attendere e che invece sono stati trasferiti ad altri reparti a Savona per poter completare le cure.
Uno scandalo che ha suscitato l’attenzione della magistratura che ha aperto un’inchiesta che potrebbe portare a clamorosi colpi di scena.
Al momento i fascicoli aperti dalla magistratura prevedono l’ipotesi di reato di omissione di atti d’ufficio ma anche l’interruzione di servizio pubblico ma potrebbero emergere altre ipotesi investigative.
Nelle scorse settimane il reparto di radio-terapia dell’ospedale San Martino ha dovuto riprogrammare cure salva-vita di numerosi pazienti a causa di una serie di guasti e malfunzionamento di apparecchi ormai giunti a “fine-vita” operativa e che dovranno essere sostituiti.
Il “caso” ha fatto scoppiare uno scandalo poichè i pazienti si devono trasferire a Savona per le cure ma anche perché la “scadenza” dei macchinari era ben conosciuta e segnalata da tempo.