Genova – Le foto di rito, un veloce scambio di battute e tutta la gratitudine della Liguria che, senza questo dono del Governo cinese, sarebbe molto probabilmente entrata “in crisi” per la carenza di mascherine e dispositivi di protezione per medici, infermieri e personale che lavora negli ospedali.
Sobria e senza fronzoli, come richiede la situazione tutt’altro che felice, ma pur rispettando gli obblighi di cordiale gratitudine – molto importanti nei rapporti con la Cina – la cerimonia organizzata questa mattina dalla Regione Liguria, in piazza De Ferrari, per ringraziare il Governo cinese per il dono di 50mila mascherine arrivate direttamente dal paese dell’estremo oriente grazie all’intervento di COSCO, la compagnia di navigazione cinese che vede la partecipazione societaria, a Genova, della famiglia Cosulich.
Nessuna distribuzione alla popolazione, come si era ventilato, e nessuna “sbrodolatura” che aveva fatto gridare alla “campagna elettorale” buona parte dell’Opposizione.
Una dichiarazione del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, una foto con un rappresentante del Governo cinese in Italia e le mascherine sono partite verso l’ospedale San Martino che coordina la distribuzione negli altri ospedali.
Una “boccata di ossigeno” per la sanità ligure che “consuma” circa 5mila mascherine al giorno e ne ha ricevute dal Governo centrale “solo” 1500 come ha sottolineato il presidente Toti in risposta ad una polemica sorta sull’opportunità di organizzare la cerimonia in un momento di emergenza.