Genova – Oltre 500 persone, tra vigili e volontari, controlleranno a tappeto la città, nel fine settimana, per dare la caccia a chi non rispetterà l’obbligo di restare a casa e di non uscire se non per reali necessità.
Lo ha deciso il Comune di Genova dopo l’ulteriore giro di vite deciso dalla Regione Liguria e che potrebbe portare alla chiusura di quei Parchi e Giardini che il sindaco Marco Bucci ha invece difeso strenuamente sino alla giornata di ieri.
Polizia locale ma anche volontari della Protezione Civile comunale setacceranno lungomare, spiagge ma anche sentieri dell’immediato entroterra e sulle alture della città per fermare e denunciare – con multa da 206 euro – chiunque verrà trovato lontano da casa e senza un giustificato motivo.
Niente sport distanti da casa oltre 200 metri, niente passeggiate con il cane per i boschi e sui monti che circondalo la città ma neppure al di fuori del proprio quartiere.
Controlli serrati anche sulle auto con più di una persona a bordo (possono viaggiare per comprovati motivi solo nuclei familiari che risiedono nello stesso domicilio) e guerra dichiarata a gruppetti di persone, fosse anche nelle aree per cani che, sino ad ora, sono state inspiegabilmente “zona franca”.
Oltre a chiedere a tutti l’autocertificazione, gli agenti e i volontari – in auto o a piedi – lanceranno continui inviti a restare a casa dagli altoparlanti.
Le modalità dei controlli sono state definite oggi in una riunione tra l’assessore alla Sicurezza e alla Polizia Locale Stefano Garassino, il consigliere delegato alla Protezione Civile Sergio Gambino, il comandante della Polizia Locale Gianluca Giurato e la responsabile della Protezione civile del Comune di Genova Francesca Bellenzier.
“Non è accettabile che si metta a repentaglio la salute di tante persone e la tenuta del sistema sanitario perché la gente non rispetta le regole”, dice l’assessore Stefano Garassino, che assicura: “Nei luoghi dove si sono già verificati assembramenti ci saranno pattuglie fisse”.
“È fondamentale far rispettare le regole disposte dal decreto governativo – dice il consigliere Gambino -. Il Comune mette in campo tutte le sue forze per far capire alla cittadinanza l’importanza di adeguarsi: dai piccoli gesti di ognuno dipenderà la velocità con cui usciremo da questa situazione. Chiedo a tutti la massima collaborazione e spirito di sacrificio”.
La mappatura
Tutto il territorio sarà soggetto ai controlli, dalla passeggiata di Nervi a piazza Caricamento, dalla strada che sale alla Madonna della Guardia ai parchi e ville comunali, dalla zona Expo al Forte di Begato.
Il consigliere delegato ai Municipi Lilli Lauro ha predisposto un elenco di luoghi critici a livello di affollamento sui territori. La lista è stata redatta anche in base alle segnalazioni ricevute dai cittadini in questi giorni in cui, nonostante i divieti, in troppi continuano ad uscire senza un valido motivo. Dal Righi a viale Canepa, passando per Boccadasse e corso Italia: i controlli riguarderanno tutti i territori. “Ci sarà tolleranza zero per chi non rispetta le regole: non bisogna andare a spasso approfittando della bella giornata – dice il consigliere Lilli Lauro -. La mappatura che abbiamo realizzato sarà la base per i controlli che verranno effettuati”.
Le denunce
I controlli della Polizia locale, in seguito al Dpcm dell’8 marzo, con successive modifiche ed integrazioni, sono stati 8.328, con una crescita costante: si è passati dai 3.461 controlli della settimana scorsa ai 4696 di quella attuale (dato parziale). L’attività dei vigili ha già portato a 73 denunce e a 14 sospensioni di licenza ad attività commerciali. I controlli hanno riguardato le limitazioni agli spostamenti delle persone, per le quali è necessario produrre l’autocertificazione, il rispetto della distanza interpersonale nelle attività commerciali, le verifiche su altre attività commerciali e su centri sportivi e circoli che, se aperti, non rispettano gli obblighi.
L’avviso
Dagli altoparlanti, gli agenti ripeteranno l’avviso: “Si ricorda a tutti i cittadini che in base alle disposizioni ministeriali vigenti è consentito spostarsi dalla propria abitazione solo per motivi di lavoro, salute o per situazioni di necessità. Non è consentita in ogni caso ogno forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Il comportamento di ogni cittadino è fondamentale per diminuire possibili contagi da Covid 19”.