Varazze (Savona) – Uno squalo di oltre 4 metri di lunghezza è stato pescato al largo di Varazze da una rete posizionata da un peschereccio.
Si tratta di un magnifico esemplare di squalo elefante, il secondo per dimensioni dopo l’enorme squalo balena.
Come il suo “cugino” tropicale, lo squalo elefante è del tutto innocuo per l’uomo e si ciba solo di plancton che filtra con la sua enorme bocca che viene spalancata in un gesto che, visto da sott’acqua, incute terrore.
Lo squalo elefante può raggiungere i 12 metri ed è piuttosto comune nel mar Ligure come nel resto del Mediterraneo ma, come tutti gli squali, il suo numero diminuisce inesorabilmente anche per catture come questa che certamente sono del tutto inutili sotto il profilo commerciale.
Lo squalo elefante (Cetorhinus maximus) è anche conosciuto con il nome di cetorino o squalo pellegrino.
Sul suo profilo Facebook l’associazione Menkab, il respiro del Mare, scrive:
“Nella giornata di martedì un esemplare giovane di squalo elefante è stato purtroppo rinvenuto a Varazze impigliato in una rete. Talvolta, durante il loro passaggio in questa stagione, i più giovani si avventurano verso le zone costiere e può avvenire un epilogo simile.
Siamo intervenuti alla presenza della Guardia Costiera con Nicola Rasore (collaboratore dell’Università di Genova e del professor Fulvio Garibaldi), per effettuare foto e le dovute misurazioni e campioni.
La presenza e la segnalazione di questa specie animale, serve anche per sottolineare ancora una volta la grande biodiversità presente nel nostro mare e nel caso particolare raccontare qualcosa di questa specie”