Genova – Nuovo rinvio a causa dell’emergenza coronavirus per la consegna della seconda perizia tecnica sulle possibili cause del crollo e per l’udienza inizialmente fissata per il processo per il disastro del ponte Morandi, crollato il 14 agosto 2018 causando la morte di 43 persone, la perdita della casa per centinaia di famiglie ed un enorme spesa pubblica per la ricostruzione.
Non c’è pace per i familiari delle 43 vittime del crollo e non c’è Giustizia per gli italiani che attendono ormai da quasi due anni che venga fatta chiarezza sulle cause del crollo e che vengano puniti i responsabili.
L’emergenza sanitaria non renderebbe possibile la riunione dei tre periti per redigere la relazione sulle possibili cause del crollo e così la data di consegna della relazione finale passerà dal 14 giugno al 31 luglio.
Anche l’udienza prevista per l’8 giugno per la nomina di un nuovo perito “slitta” al 14 luglio.
Circostanze che acuiscono i senso di indignazione di quanti si chiedono quanto ancora occorrerà aspettare per vedere punito il “colpevole”