Genova – Sono state necessarie ben quattro notti di “caccia” serrata per riuscire a catturare e salvare la mamma cinghiale che era stata ferita con un dardo nel quartiere di Quezzi. La notizia è stata accolta da una grande gioia nel quartiere dove, nelle scorse settimane, era partita una mobilitazione in difesa dell’animale ferito.
Una raccolta di fondi organizzata da persone di grande cuore che prima hanno provato a contattare le Istituzioni, ricevendo risposte negative o di disinteresse, e poi hanno deciso di auto tassarsi pur di non assistere ad una morte lenta e terribile per il povero animale.
Ieri notte un gruppo di cittadini è riuscito a isolare la mamma cinghiale, attirandola con del cibo, e un veterinario ha sparato ben due dosi di sonnifero prima di riuscire ad avere “ragione” dell’animale. Mamma cinghiale è stata sedata e grazie all’intervento di un istruttore di arti marziali che l’ha immobilizzata, le è stato estratto il dardo.
Il veterinario ha potuto somministrare le cure necessarie e disinfettare la ferita e le probabilità che l’animale sopravviva sono ottime.
Subito dopo è stato liberato e ha potuto tornare ad occuparsi dei suoi cuccioli che sono sempre rimasti sotto lo scrupoloso controllo dei volontari e non hanno corso alcun pericolo mentre la mamma veniva curata.
Lieto fine, quindi, per la mobilitazione del quartiere e festa per il risultato ottenuto. Con buona pace delle polemiche divampate sui social quando il gruppo di cittadini ha chiesto il contributo di chi avesse a cuore le sorti della mamma cinghiale.
Resta da chiarire chi abbia lanciato il dardo dalla finestra per colpire l’animale e rischiando di colpire ignari passanti.
Negli anni scorsi un altro dardo aveva colpito un cinghiale che era stato poi soccorso nel vicino quartiere di Marassi.