Genova – Il ponte del Lagaccio è ancora chiuso dal 3 settembre 2018 e ancora non è chiaro il calendari dei lavori per la sua riapertura. Il Movimento 5 Stelle ha chiesto al sindaco Bucci di comunicare al più presto un cronoprogramma “credibile” per il cantiere per la messa in sicurezza del ponte Don Acciai che collega la zona del Lagaccio con Oregina e San Teodoro.
Una richiesta che intende porre fine ai disagi che la cittadinanza residente nella zona, subisce ormai da anni.
“A pochi giorni dal crollo del Ponte Morandi – spiega Stefano Giordano, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle – fu dichiarato inagibile e dunque chiuso il ponte Don Acciai, creando evidenti disagi per i cittadini residenti nei quartieri collinari del Lagaccio, di Oregina e di San Teooro. Disagi che permangono e sui quali, in virtù dei lavori per il suo ripristino che purtroppo si trascinano accumulando notevoli ritardi, come M5S abbiamo presentato un’interpellanza per conoscere i tempi entro i quali saranno ultimati gli interventi di manutenzione al ponte. Interventi interrotti peraltro a marzo per le difficoltà legate all’emergenza Coronavirus: in alternativa al ponte, si continua a utilizzare il bypass, regolato da semaforo, che circonda il campo del Lagaccio”.
“Dopo un bando di gara più volte rinviato – spiega ancora Giordano – i lavori sono stati affidati solamente nell’ottobre 2019 e, benché abbiano generato soltanto alcuni interventi propedeutici al di sotto delle pile, apprendiamo che il costo dell’intervento è salito da 1,6 a 2 milioni. Somma notevole, peraltro, per interventi di manutenzione, e non di nuova costruzione, su un ponte di 108 metri, per i quali alla conta finale ci vorranno 5 o 6 mesi più del tempo necessario a realizzare infrastrutture ben più complesse come il nuovo viadotto Polcevera”.
“Attendiamo dunque – scrivono dal Movimento 5 Stelle – come da impegno preso a seguito della nostra interpellanza, il report della Giunta e dell’assessorato competente in merito al cronoprogramma dei lavori e ai costi dell’intervento, ma nel mentre consigliamo all’assessore di fare un sopralluogo per avere contezza dei disagi patiti dai cittadini, che pagano l’empasse”.