Genova – Lo stabilimento balneare Janua di Vesima “sfida” le mareggiate che ogni anno si abbattono sulla spiaggia e non sembra aver paura neppure del coronavirus visto che i tanti passanti segnalano che gli ombrelloni non sembrano rispettare il distanziamento previsto dalle normative.
C’è grande sorpresa tra i frequentatori della spiaggia di Vesima, nell’estremo ponente genovese, per la nuova collocazione dello stabilimento balneare Janua che, dopo l’abbattimento della struttura ormai pericolante, ha scelto di posizionare le cabine direttamente sull’arenile.
Il timore è che la violenza dei marosi, che a più riprese e ogni anno, “picchiano duro” su quella zona, provochi danni ingenti.
“Frequento la spiaggia di Vesima da decenni – spiega Franco, residente della zona – e quando ho visto costruire le cabine sono rimasto di sasso. Quel tratto di costa è colpito dalle mareggiate almeno due volte tra giugno e settembre e la violenza delle onde mette a rischio gli stabilimenti su palafitte, figuriamoci questa roba che hanno costruito”.
Forte la sorpresa e ancor più forte la perplessità per il silenzio delle Istituzioni che dovrebbero invece vigilare su quanto avviene sulla spiaggia di Vesima.
“E’ incredibile che sia stata permessa una costruzione simile – spiegano i residenti della zona di Vesima e i frequentatori della spiaggia – Chiunque abbia un minimo di conoscenza dei luoghi sa bene che la prima mareggiata trascinerà via tutto. Non riusciamo a credere che Municipio e Comune non abbiano detto nulla”.
La forza delle onde che ogni anno (e più volte nel corso dell’estate) si abbatte sulla costa di Vesima è tale da provocare seri danni alle strutture sopraelevate rispetto alla spiaggia. Tutti gli stabilimenti e i locali della zona sono costruiti su palafitte e lo stesso stabilimento Janua, di proprietà di un’azienda partecipata dal Comune di Genova, è stato più volte danneggiato dal mare.
“Quando c’è il vento giusto – proseguono residenti e frequentatori della spiaggia – le onde arrivano sino alla strada. Possibile che nessuno si sia accorto che stanno costruendo una struttura destinata ad essere trascinata in mare al primo fortunale?”.
Perplessità anche sulla disposizione degli ombrelloni e delle sdraio sulla spiaggia.
Le distanze previste dalle normative anti covid non sembrano essere rispettate.
“Forse a Vesima il virus non arriva – scherzano i segnalatori – o forse non ci arriva il controllo del Comune e del Municipio. Ci auguriamo che le distanze vengano rispettate e che chi deve controllare quel che succede sulla spiaggia lo faccia e in fretta”.