Genova – Anni di maltrattamenti sono finalmente finiti per una donna di 63 anni, vittima degli abusi e delle prepotenze del marito.
E’ accaduto nel Centro Storico nei giorni scorsi.
Tutto è iniziato con la richiesta da parte di una donna che ha avvicinato gli agenti della Polizia Locale per strada e ha chiesto loro di intervenire in un negozio poco distante dove era in corso un violento litigio tra la 63enne e il marito, un settantenne che, a detta della donna, stava minacciando la moglie con un coltello.
Gli uomini della Locale sono arrivati nell’esercizio commerciale hanno sentito le minacce di morte e gli insulti rivolti alla moglie.
Alla vista degli agenti, l’uomo è uscito dal bancone mentre la donna ha allertato i poliziotti raccontando che il marito aveva nascosto il coltello nella tasca della giacca.
L’arma, un coltello con una lama da 19 centimetri, si trovava invece sul bancone, nascosto alla vista da alcuni stracci.
La donna, infatti, non si era accorta che il marito aveva tolto il coltello dalla giacca poco prima dell’arrivo degli uomini della Locale, come hanno poi mostrato le telecamere di sicurezza del negozio.
La 63enne ha poi spiegato che da anni è vittima di maltrattamenti e minacce, spesso rivolte anche ai figli.
Un continuo di violenze fisiche e verbali, di cui quello era solo l’ultimo episodio.
I successivi controlli hanno permesso di scoprire che nel 2007 la donna aveva denunciato il marito per violenza privata, ingiurie e minacce.
Negli anni ’90, la donna era fuggita addirittura all’estero per non essere vittima delle violenze ed era stata convinta a rientrare dal marito per assisterlo durante un grave problema di salute.
Da quel giorno in poi le violenze e le minacce non si sono più fermate e più volte la donna era finita in ospedale.
Il marito, inoltre, si teneva tutto l’incasso dell’azienda di famiglia non consentendole né di fare acquisti personali, né di dare soldi ai figli, contando anche i soldi per l’acquisto del cibo.
Gli agenti del reparto Sicurezza, dopo aver ascoltato altre testimonianze, hanno denunciato il 70enne e hanno fatto scattare il “Codice Rosso” per tutelare la donna.