Genova – Si avvicina sempre di più l’avvio della 71esima edizione del Festival di Sanremo e l’emergenza sanitaria da Covid-19 sta portando all’incertezza sull’eventuale presenza di pubblico.
Se nelle scorse settimane si era parlato di una nave su cui ospitare il pubblico, oggi è Amadeus a ritornare sull’argomento.
L’idea della nave come sorta di bolla in cui realizzare il Festival non è ancora esclusa: 500 persone, sempre le stesse, sottoposte a tamponi quotidiani e senza contatti con l’esterno, trasferite tra l’Ariston e la nave da pulmini potrebbero costituire il pubblico di questa 71esima edizione ma ancora non ci sono conferme.
Questa mattina, intervistato da Rtl 102.5, il direttore artistico e presentatore ha sottolineato come “Sanremo non si può fare senza pubblico, in un Ariston vuoto”.
“Stiamo lavorando per il 2 marzo – ha detto il conduttore tv – per la data deve essere dal 2 al 6 marzo, dobbiamo essere in grado di dare al pubblico un festival assolutamente con tutte le regole sanitarie, perché la salute è la cosa più importante e nessuno deve essere messo a rischio, ma dobbiamo lavorare tutti insieme, con la Rai, con i tecnici, affinché tutti siano in sicurezza ma il festival sia il più normale possibile”.
Tra le varie ipotesi, Amadeus ha poi aggiunto che la platea potrebbe essere aperta a un pubblico di operatori sanitari già vaccinati, per ringraziarli del prezioso lavoro durante la pandemia e, al contempo, abbattere il rischio contagi.