Genova – Il centro sociale “Terra di Nessuno” potrà essere sgomberato e al suo posto il Comune potrà realizzare un’isola ecologica.
Colpo di scena nella battaglia giudiziaria tra i rappresentanti dell’ormai storico centro sociale del Lagaccio e il Comune di Genova.
Il TAR ha infatti respinto la richiesta di sospensione avanzata dal Terra di Nessuno perché l’associazione che si faceva “garante” dei contratti di affitto e delle responsabilità economiche di eventuali danni avrebbe revocato la garanzia già dal 2014 e poco dopo la morte di Don Andrea Gallo che ne era anima e punto di riferimento.
Il Tribunale amministrativo regionale, quindi, non nega l’interesse sociale del centro, ormai integrato nel tessuto di relazioni del quartiere del Lagaccio (e non solo) da ben 27 anni, ma non può non valutare il fatto che, dal 2014 a oggi, non ci sarebbe stato alcun “dialogo” legalmente riconosciuto tra il centro sociale Terra di Nessuno e il Comune proprietario delle aree.
Inoltre non sarebbe stato versato il canone di affitto per un ammontare di circa 7mila euro, verosimilmente dalla fine della “garanzia” dell’associazione fondata da don Andrea Gallo.
Ora il Comune dispone di tutte le “carte” per richiedere l’immediato rilascio dell’area che però potrebbe non essere sgomberata subito dagli attuali occupanti che potrebbero decidere di “non collaborare” rendendo necessario uno sgombero forzato.
Nel frattempo ci si domanda perché nessuno sia subentrato nella “garanzia” del contratto di affitto e perchè il Terra di Nessuno non abbia avviato un dialogo con il Comune dal 2014 ad oggi per ridiscutere la gestione delle aree.
Il Comune di Genova ha già fatto sapere di aver intenzione di dar seguito alla sentenza del Tar “nel più breve tempo possibile”.
Lo sgombero è quindi questione di giorni.