Genova – Partono i lavori per la realizzazione del nuovo Palasport della Fiera di Genova e la presentazione ufficiale del progetto incuriosisce per la presenza di un “bosco” al posto di piazzale Kennedy.
Il mega padiglione non verrà demolito completamente ma “smontato” in parte per essere “ricomposto” con le modifiche previste dal progetto.
Sorgerà un’arena da 5000 metri quadrati, verrà scavato un maxi parcheggio interrato da oltre 600 posti e nasceranno i nuovi canali che avvicineranno il mare dell’area della Fiera alla città, con la realizzazione di un vero e proprio porticciolo interno che correrà tutto attorno al padiglione.
Ai primi osservatori del progetto, però balza agli occhi un particolare “misterioso”, la presenza di un vero e proprio bosco, con decine e decine di alberi, dove ora sorge piazzale Kennedy.
Particolare di non secondaria importanza poiché il piazzale è sempre servito come “parcheggio” per le grandi manifestazioni e perchè appare piuttosto complesso mantenere un’area verde di quella portata a pochi metri dal mare, con la salsedine sospinta dal vento e gli spruzzi delle onde quando la costa è sferzata dalla mareggiata.
Ci si domanda, insomma, se si tratti di un “invenzione” per abbellire il “rendering” o se, invece, ci sia davvero in previsione la realizzazione di un magnifico parco verde davanti a piazza Rossetti.
Particolare che modificherebbe radicalmente la zona.
Per tornare al progetto per il nuovo Palasport si dà inizio ad un ulteriore step significativo dell’iter di demolizioni necessarie per la futura realizzazione del progetto del nuovo Waterfront di Levante.
Parte ufficialmente oggi, infatti il cantiere per la riqualificazione del Palasport per conto dei privati CdS Holding spa, che hanno completato l’atto di acquisto della struttura per un totale di 14 milioni e 250 mila euro, mentre l’investimento complessivo per il recupero della struttura è di 94 milioni di euro. Dopo che il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi contro il Comune per l’aggiudicazione del Palasport, si può partire con i lavori: nonostante i ricorsi pendenti e le limitazioni dovute al Covid, l’attività dell’amministrazione non si è mai interrotta.
Il progetto del Palasport
Negli ultimi mesi del 2020 sono state completate le azioni di preparazione delle aree e le prime demolizioni da parte di Amiu, che ha provveduto alla pulizia e svuotamento del Palasport, e sono inoltre state svolte le operazioni di strip out (smontaggio selettivo) e di bonifica. Adesso, con l’avvio dei cantieri verrà asportata la “pelle esterna” della struttura e verranno abbattute le gradinate interne, si inizierà poi lo scavo dell’autorimessa interrata, a quota inferiore rispetto all’attuale e con una superficie più ampia, che ospiterà 674 posti auto.
Il progetto di OBR e Starching prevede di confermare la vocazione sportiva del Palasport, realizzando un’arena di circa 5 mila metri quadrati per la cui gestione sarà coinvolto anche il CONI. L’arena sarà polifunzionale e modellabile per cambiare configurazione e ospitare anche eventi come i concerti. Attorno all’arena ci sarà spazio per un distretto commerciale tematico con al centro i temi del turismo, dello sport, della produzione locale e della nautica. Nelle aree esterne sorgerà, sempre a carico di CdS Holding Spa, una parte del grande parco urbano che proseguirà negli altri lotti del Waterfront, con nuovi filari di alberi ad alto fusto e un tratto della pista ciclabile che attraverserà tutta l’area.
CdS procederà poi, con inizio lavori sempre nel 2021, alla totale riconversione delle altre aree interessate dal progetto del Waterfront di Levante, per le quali ha firmato con il Comune un preliminare di acquisto da 20 milioni di euro. Verrà realizzato un nuovo quartiere che comprenderà residenziale, uffici, servizi, studentato e ospitalità.
“L’obiettivo è quello di creare una nuova centralità urbana e una nuova destination attrattiva al di là dei confini regionali, per gli appassionati del mare e non – dicono dalla società CdS -. Due saranno le stelle polari del progetto: la qualità architettonica e la sostenibilità ambientale, con immobili di ultimissima generazione, realizzati con un’architettura bioclimatica c.d. nZEB (nearly Zero Energy Building)”.
Via i padiglioni, arrivano i canali
Parallelamente ai cantieri del Palasport, iniziano proprio in questi giorni anche i lavori di demolizione dei padiglioni dell’ex Fiera di piazzale Kennedy: si tratta dei padiglioni C, D (quest’ultimo in uso alla Facoltà di Ingegneria fino a pochi anni fa) ed F. Un nuovo importante passo avanti dopo che, nei mesi scorsi, è stato completato il riempimento acqueo del primo tratto del canale navigabile sorto al posto dell’auditorium dell’edificio ex-Nira, con il ritorno dell’acqua in darsena prospicente la fortificazione seicentesca della cerchia muraria genovese. Sempre nei mesi scorsi è stata demolita la Palazzina Uffici, ex centro direzionale della Fiera.
I lavori di demolizione dei Padiglioni sono stati aggiudicati a un raggruppamento di imprese guidato da Daf Costruzioni stradali e composto dalle ditte Bazzani e Vico.
Alla gara hanno partecipato dieci ditte, i vincitori sono stati scelti anche per la riduzione dei tempi del cantiere: a fronte dei 200 giorni previsti a bando, si sono impegnati a concludere i lavori entro 120 giorni. Sono previste penali di 10 mila euro per ogni giorno di ritardo. L’importo dei lavori, a bando, era di oltre 11 milioni e 500 mila euro, poi scesi a 8 milioni e 700 mila euro più Iva. L’impegno complessivo del Comune per gli abbattimenti ammonta a circa 15 milioni.
Le demolizioni dei padiglioni sono propedeutiche allo scavo dei canali, per la completa attuazione del Waterfront disegnato dall’architetto Renzo Piano e donato al Comune di Genova, alla Regione Liguria e all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.
L’intenzione dell’amministrazione è procedere velocemente nell’attuazione delle opere previste dalla programmazione. La gara è prevista a febbraio, per aggiudicare i lavori entro aprile e far partire gli scavi dei canali non appena saranno finite le demolizioni dei padiglioni.
L’obiettivo sfidante è di concludere i lavori di scavo e creazione dei nuovi canali entro la primavera del 2022. Il canale principale avrà una lunghezza di 200 metri per 35 di larghezza, mentre il canaletto tra il Palasport e il Padiglione B (l’attuale edificio ad uso fieristico dal caratteristico colore blu, progettato dall’architetto Jean Nouvel) partirà con una larghezza minima di 10 metri che si estenderà fino a 40. Farà un percorso che dall’attuale marina di fianco alla tensostruttura salirà verso nord lambendo il Palasport. Come espressamente richiesto dall’architetto Piano le banchine saranno animate dalla presenza di locali destinati a connettivo urbano (negozietti, ristoranti, attività nautiche e così via), in parte di realizzazione pubblica e in parte privata.
Su entrambi i lati dei canali sono previste ampie banchine pedonali ad uso pubblico, che avranno una larghezza compresa tra i 6 e i 18 metri lungo il canale principale e pari a 3 metri lungo il canaletto. Nel frattempo si realizzerà l’accesso all’area fieristica grazie alla nuova viabilità prevista dal progetto.
Dopo lo scavo dei canali, si passerà alla realizzazione del parco urbano e dei ponti – con quello sul canaletto che sarà mobile per permettere l’ingresso delle imbarcazioni – e poi saranno allestiti gli spazi per i circoli nautici, le associazioni, gli esercizi commerciali legati agli sport nautici e alla ristorazione.
«È una giornata storica per Genova – dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci – e una tappa importante di un lavoro di enorme portata che ci ha visto impegnati sin dal primo giorno della nostra esperienza alla guida della città. Dopo l’abbattimento del Nira, assistiamo oggi all’avvio di altri lavori importanti che trasformeranno la zona fieristica, regalando un nuovo skyline al levante cittadino. Nasceranno spazi che ci permetteranno di organizzare esposizioni fieristiche di livello mondiale, eventi sportivi dedicati alla nautica e a tantissime altre discipline, grazie all’arena del Palasport. Potremo inoltre ospitare grandi concerti, avremo zone per uffici e, in generale, un migliore rapporto tra gli spazi della Fiera e la città.
Siamo alla fase decisiva: nella primavera del 2022 avremo un’area del tutto nuova.
Ancora una volta va ringraziato Renzo Piano per il dono fatto a Genova e per la continua collaborazione nell’affinamento dell’idea di waterfront. Grazie ai privati che hanno deciso di scommettere sulla città. Grazie a tutte le persone che, per la propria parte, hanno lavorato e stanno lavorando affinché Genova possa guardare al futuro!».
«La giornata di oggi rappresenta un momento importante per la riqualificazione di Genova con il recupero del Palasport – interviene Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria – in un’area strategica per la città, nell’ambito del progetto del Waterfront di Levante donato dall’architetto Renzo Piano. Era impensabile che una struttura così attrattiva, per la sua posizione adiacente al mare, non fosse pienamente utilizzata. E oggi finalmente, dopo la demolizione dell’edificio ex Nira e l’avvio delle opere di scavo dei canali, possiamo dire di aver compiuto un passo fondamentale che dimostra la piena volontà della amministrazione comunale e regionale di voler rinnovare Genova attraverso una grande opera di rigenerazione urbana che porterà a nuova vita spazi importanti come questo. Le demolizioni che presentiamo oggi rientrano nel progetto più ampio di una grande trasformazione urbana, resa possibile dalla collaborazione tra Enti e dall’impegno dei privati, e anche grazie a un importante investimento economico. Da qui parte il ridisegno del nuovo fronte mare che sarà a misura della cittadinanza e delle attività, a cominciare dalla restituzione alla sua funzione sportiva del Palasport di Genova, una struttura con più di 50 anni, ormai diventata obsoleta, ma grazie al suo recupero pronta a ritornare a essere uno spazio unico nel suo genere, snodo di una nuova idea di città. Oggi, con l’avvio di questi cantieri, possiamo dire che Genova si appresta ad avere un nuovo centro polifunzionale sportivo di qualità, per poter ospitare quegli eventi di livello nazionale e internazionale che fino ad ora ci erano preclusi».
Il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici del Comune di Genova Pietro Piciocchi dice: «Oggi è una giornata storica per Genova. Dopo anni di abbandono dell’area della Fiera partono finalmente in grande i lavori di riqualificazione del Palasport e le demolizioni dei Padiglioni C e D propedeutiche alla realizzazione del Waterfront di Levante donato dall’Architetto Renzo Piano. Ogni cittadino genovese è fortemente legato al Palasport e noi oggi vediamo concretizzarsi il sogno della sua restituzione alla Città secondo un progetto di altissimo livello che ne esalterà la vocazione sportiva e lo trasformerà in uno degli impianti più innovativi ed attrattivi del nostro Paese. Ho vissuto da vicino l’intenso e complesso lavoro amministrativo che si è reso necessario per arrivare alla giornata odierna e che ha coinvolto aspetti di bilancio, di patrimonio, di urbanistica, di commercio, di sport, di lavori pubblici – solo per citarne alcuni – e mi sento in dovere di ringraziare la grande squadra del Comune di Genova che ha lavorato e continua a lavorare su questa operazione, non solo dimostrando grande preparazione tecnica ma anche encomiabile slancio ideale. Voglio ringraziare la società CDS che, immedesimandosi non di rado nelle esigenze della pubblica amministrazione, ha voluto cogliere la grande sfida di questa opera che, tra finanziamenti pubblici e privati, farà calare sulla nostra Città, nei prossimi due anni, quasi 350 milioni di euro di investimenti e sarà portatrice di nuovi posti di lavoro. Credo, in conclusione, che ancora una volta Genova stia dando all’Italia e al mondo un segnale di speranza, di fiducia nel futuro, di coraggio, nonostante il momento difficile che stiamo attraversando. E io sono particolarmente orgoglioso di fare parte di questa squadra e di questa avventura».
«Le demolizioni degli ex padiglioni fieristici ormai in disuso da anni sono le evidenze oggettive dell’attuazione del progetto di rigenerazione urbana più importante degli ultimi decenni per Genova – dichiara Simonetta Cenci, assessore all’Urbanistica del Comune di Genova -. Dopo la demolizione, si passerà alla costruzione dei nuovi edifici del progetto del Waterfront di Levante, che concluderanno il disegno del nuovo quartiere fieristico e del futuro polo della nautica».