La zona più colpita dall’emergenza coronavirus in Liguria resta quella di Imperia. E’ in quell’area che non calano i nuovi contagi e dove si manifesta la presenza delle nuove varianti che tanto preoccupano il personale sanitario che ormai combatte la pandemia da un anno.
Allo studio il rafforzamento dei controlli alla frontiera con la Francia, vista la vicinanza con Nizza e la Cost Azzurra, località molto colpite e un possibile provvedimento straordinario per l’intera zona.
Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti ha precisato di non essere ancora intervenuto con un’ordinanza su Ventimiglia, perché oggi la pressione sugli ospedali è stabile, anzi fa registrare una lieve decrescita.
“Aspettiamo di conoscere il quadro del governo Draghi per evitare di essere superati da decisioni nazionali – ha spiegato oggi Toti – Sono meno 19 gli ospedalizzati oggi e 53 le persone in terapia intensiva. Si registra pertanto un lieve calo che ci pone a un livello di rischio basso. Se avessimo vaccinato più persone sarebbe inferiore il numero dei decessi. Questa è la ragione per cui stiamo correndo, tenendo presente che il numero dei vaccini è troppo limitato”.
Ieri è arrivata la comunicazione della riduzione delle dosi del 15% del vaccino AstraZeneca che non è il vaccino che più serve in Liguria dove occorre avere dosi di Pfeizer e Moderna per gli ultra 80enni, ma è ugualmente importante per allargare la platea dei vaccinati, dopo che EMA ha esteso fino ai 65 enni la platea dei cittadini che ne può usufruire.